Ultimi giorni di apertura per la Pam di via Targetti che chiuderà al pubblico sabato 3 settembre. Come disposto dal giudice al termine della procedura di sfratto avviata dai proprietari dell’immobile, il fondo dovrà infatti essere lasciato libero entro fine mese. La famiglia Balli ne tornerà così in possesso per portare avanti il progetto di riqualificazione dell’area concordato con il Comune, che prevede il passaggio di proprietà in mano pubblica dei capannoni in cui hanno sede i teatri Fabbricone e Fabbrichino, la riduzione dei volumi per far spazio a parcheggi e a un’area verde, e la risistemazione degli spazi commerciali. Fra questi c’è il raddoppio della superficie di vendita del supermercato, attualmente occupato dalla Pam, che dovrà essere autorizzata dalla Regione e che avrà un nuovo gestore. Proprio a Regione e Comune si rivolgono i sindacati per dare certezze ai 38 lavoratori della Pam di via Targetti.
Intanto sindacati e azienda hanno concordato un piano per alleviare il peso della chiusura del punto vendita: 6 lavoratori, provenienti dalla procedura di mobilità aperta ai Gigli, torneranno nel supermercato di Campi Bisenzio; per una decina di persone è stato avviato il pensionamento anticipato mentre i rimanenti 22 addetti sarannno dirottati nei punti vendita di via Ferrucci, via Pistoiese e via Venezia con contratti di solidarietà. Una soluzione transitoria in attesa di avere il responso della Regione e una risposta dal ministero del Lavoro, al quale verrà chiesta la possibilità di attivare la cassa integrazione, anche senza l’impegno scritto alla riassunzione del personale da parte del del nuovo soggetto della grande distribuzione che subentrerà a Pam.
Nel servizio l’intervista ad Alberto Santini della Filcams Cgil.
