23 Agosto 2016

Spaccio sulla pista ciclabile lungo il Bisenzio, operazione antidroga della squadra mobile: in manette due pusher FOTO


Dal Serraglio alla pista ciclabile che costeggia il Bisenzio. Il fenomeno dello spaccio di droga in città si è esteso da tempo lungo gli argini del fiume che attraversa la città. E in questa zona che si concentrano sempre di più i controlli delle forze dell’ordine, come testimonia l’ultima operazione eseguita dalla sezione antidroga della squadra mobile, che ieri ha portato all’arresto di due spacciatori e al sequestro di circa 80 grammi di eroina e quasi 3mila euro. L’intervento della polizia si è concentrato nel tratto di pista ciclabile lungo il Bisenzio, compreso tra ponte Datini e ponte Petrino. Il primo pusher è stato bloccato ieri mattina, intorno alle 9, all’altezza di via Arcivescovo Martini. Si tratta di un 27enne di nazionalità nigeriana, clandestino, che ad un primo controllo non è stato trovato in possesso di droga. Il giovane è stato condotto all’ospedale Santo Stefano e sottoposto a radiografia. Nel tratto terminale dell’intestino è stato rinvenuto un involucro, poi espulso dal 27enne, contenente poco meno di 8 grammi di eroina suddivisi in 9 dosi. Nei suoi confronti è scattato l’arresto. Sequestrati anche 80 euro ritenuti provento dell’attività illecita.
Nigeriano anche il secondo spacciatore a finire in manette, un 23enne con un permesso di soggiorno rilasciato per motivi umanitari. I poliziotti in borghese hanno seguito gli spostamenti del pusher che ha incontrato un cliente nelle vicinanze di ponte alla Vittoria, per poi allontanarsi in bicicletta. Il cliente, un 44enne fiorentino, è stato fermato alla stazione centrale in procinto di tornare a Firenze in treno. Con sé aveva tre involucri di eroina (pari a 2,44 grammi) che ha ammesso di aver acquistato dallo spacciatore incontrato poco prima. Il nigeriano è stato seguito e fermato dalla polizia in via Vincenzo Da Filicaia, nelle vicinanze dell’appartamento di via Erbosa che condivide con altri connazionali. Nella sua stanza sono stati rinvenuti e sequestrati sette ovuli di eroina per un totale di 67,59 grammi e 2895 euro. Durante l’operazione al cellulare dello spacciatore sono arrivate numerose telefonate di tossicodipendenti della zona, alcuni dei quali rintracciati e identificati dalla polizia, che hanno ammesso di rifornirsi stabilmente da mesi di eroina dal 23enne nigeriano. Inevitabile l’arresto in flagranza per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

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Lorena Bovicelli
Lorena Bovicelli
7 anni fa

Ma vi rendete conto che parlate solo di nigeriani quando si tratta di spaccio?