11 Settembre 2016

Palla Grossa 2016, i leoni gialli ruggiscono ancora e volano in finale. Niente da fare per i rossi


I leoni gialli di Santo Stefano ruggiscono ancora e si aggiudicano nettamente la semifinale, superando 12-4 i rossi di Santa Trinita,e guadagnano il diritto, per la quinta volta consecutiva, di giocarsi la finale della manifestazione. Niente  da fare invece per le aquile, che devono ancora una volta rimandare l’appuntamento con la prima vittoria nell’arena. Atmosfera calda già prima del match, con le due tifoserie che si sfidano a distanza a suon di petardi e fuochi d’artificio. La sfida è sentitissima, anche per vecchie ruggini fra i due rioni. A passare in vantaggio per primi sono i gialli di Santo Stefano, campioni in carica, con un’azione personale al 2′ di Chiaramonti, che trova il pertugio giusto per realizzare la prima posta. Santa Trinita non si dà per vinta e combatte ferocemente, ma il pallino del gioco rimane in mano ai detentori del palio. I calcianti nell’arena non si risparmiano e non sono pochi gli scambi di pugilato, anche  molto cruenti (ma regolari). La sfida resta in equilibrio e al 14′ arriva il pareggio delle aquile rosse, che trovano una bella azione alla mano per realizzare la loro prima posta del 2016. Santa Trinita prende coraggio, ma in un simil contropiede i leoni di Santo Stefano si riportano avanti al 17′. Il dispendio di energie da parte di entrambi i rioni è enorme. Al 23′ i rossi finiscono in inferiorità numerica per le scorrettezze di Mosca, che colpisce irregolarmente un avversario  e viene espulso. Con cuore e grinta, però, le aquile rosse pareggiano realizzando il 2-2 appena un minuto più tardi. Approfittando della superiorità numerica, però, i leoni di Santo Stefano si riportano in vantaggio al 29′ con l’ennesima fuga solitaria verso la posta del 3-2. Poco dopo il primo vero break dei gialli, che con Randelli realizzano il 4-2 e mettono il match sui giusti binari per l’ennesima vittoria. Al 35′ arriva anche il 5-2 dei campioni in carica, che ormai sembrano in controllo del match e trovano il varco giusto con Guerrieri. Due minuti dopo arriva il 6-2 che accende gli animi e nell’arena si scatena una mega rissa con scambi di colpi anche proibiti e invasione di campo da parte di individui non inseriti nelle note. Nel parapiglia i rossi segnano la posta del 6-3, ma fioccano le espulsioni: fuori un calciante per parte. Della confusione approfittano ancora i rossi, che segnano al 39′ il 6-4. Con un’altra espulsione fra i gialli si ristabilice la parità numerica a 20′ dal termine e la sfida torna in bilico. Fuori dall’arena, intanto, le liti proseguono furiose e sugli spalti il pubblico si infervora. La pressione di Santa Trinita continua, ma dopo un tentativo errato (palla sopra l’area di posta) i rossi perdono un’altro calciante, Evangelisti, che finisce in guardiola. Immediata la risposta di Santo Stefano, che sigla il 7-4 ristabilendo un buon margine di sicurezza al 43′. Il finale è bollente. I gialli siglano anche l’ottava posta al 45′ e i rossi subiscono una ulteriore espulsione, compromettendo seriamente ogni possibilità di recupero miracoloso. Al 47′ il 9-4 che spegne definitivamente le residue speranze delle aquile rosse, ormai stremate e sempre in inferiorità numerica. Il 10-4 di Santo Stefano al 50′ è la consacrazione di una supremazia che si è resa evidente solamente nella parte finale della sfida. Prima del fischio finale arrivano anche l’11-4 e il 12-4, che fanno volare di diritto i leoni gialli alla finalissima di sabato prossimo, dove troveranno ancora una volta i verdi di san Marco, proprio come lo scorso anno. I rossi, invece, venerdì prossimo sfideranno gli azzurri nella finale di consolazione per il terzo posto.

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