17 Settembre 2016

Palla Grossa 2016, i verdi completano la rimonta e vincono la finale. Gialli a bocca asciutta FOTO


I draghi verdi di San Marco mettono a ferro e fuoco l’arena di piazza Mercatale e interrompono l’egemonia dei leoni gialli di Santo Stefano, superandoli per 8-7 al termine di una finalissima non adatta ai deboli di cuore. Prima del fischio di inizio anche le premiazioni della pallanuotista Chiara Tabani, che ha aperto nel migliore dei modi la finalissima della Palla Grossa 2016. Poi spazio al corteo dei calcianti, degli sbandieratori e dei figuranti storici. Curve gremite, pronte a sostenere i loro beniamini ad ogni azione, con cori, striscioni e coreografie. La sfida è sentitissima. I calcianti non si risparmiano fin dai primissimi minuti e sulla sabbia bagnata di piazza Mercatale va in scena un grande spettacolo. Passano appena due minuti e una azione personale di Chiaramonti porta in vantaggio i detentori del titolo. I verdi non ci stanno e reagiscono immediatamente con Palmiiotto, che al 5′ ristabilisce la parità. Si va avanti in equilibrio fino al 15′, con i due rioni che duellano al massimo dello sforzo e rimangono in parità, grazie alle poste in rapida successione di Fazzi (Gialli) e Gianassi (Verdi). L’espulsione intorno al 20′ di Banchini lascia però i verdi in inferiorità numerica e i gialli campioni in carica ne approfittano per cercare di portare dalla loro il match. Prima di incassare un break pesante, però, i verdi hanno la forza di segnare la posta del 3-2 con Nannini. Poi la fase centrale della finalissima è un dominio dei gialli. Santo Stefano capisce che può far male agli avversari approfittando dell’uomo in più, e si porta rapidamente prima sul 3-3 (Guerrieri al 25′). Poi arrivano in rapida successione il 4-3, il 5-3 e il 6-3 (doppio Marzocchi e Tempestini), che rischiano di piegare le gambe a San Marco. AL 46′ ancora Tempestini sembra infliggere il colpo di grazia ai draghi verdi, siglando la posta del 7-3. Poco dopo il 50′, però, l’espulsione di Martorana per i gialli ristabilisce l’equilibrio in campo e succede l’incredibile. Fra il 53′ e il 60′ i draghi verdi fanno appello al fuoco interiore che ancora li pervade e si lanciano a testa bassa verso l’impresa sportiva, scrivendo i loro nomi nella storia della manifestazione e andando a pareggiare i conti, con 4 poste in rapida successione. Il tempo regolamentare scade. Chi segna per primo vince. E a segnare l’incredibile e inaspettata posta dell’8-7 sono proprio i draghi di San Marco, che lasciano a bocca asciutta i leoni di Santo Stefano, impededendo loro di conquistare il terzo palio consecutivo e conquistando la seconda vittoria da quando l’antico gioco è tornato in centro storico.

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