La curva contesta, il Prato presenta Roberto Malotti. La società biancazzurra ha presentato nella sala stampa del Lungobisenzio il tecnico che ha sostituito Leonardo Acori. Una decisione che ha indotto alla curva a emettere un duro comunicato nel quale ha comunicato di interrompere qualsiasi sostegno alla squadra. Una decisione alla quale hanno voluto rispondere sia il presidente Nicola Radici, che il nuovo tecnico Roberto Malotti.
Ecco il servizio con le dichiarazioni del presidente e del nuovo allenatore del Prato:
Non credo ci sia differenza tra la curva con gli Ultras e la curva senza ultras : Nel primo caso è semivuota nel secondo è vuota. Si tratta di un centinaio di persone. Con questo a me dispiace moltissimo che non ci siano anche perchè le motivazioni addotte lasciano il tempo che trovano: anch’io sono contro Toccafondi ma in questa situazione non c’è da guardare a questi dettagli, c’è da puntare alla salvezza e credo che Malotti possa dare il suo contributo molto piu’ di altri sia stato proposto o no da Toccafondi!
E adesso vediamo se i signori di Orgoglio Pratese sono degni di tale nome,vediamo se sapranno veramente chiedere scusa e rendere a chi ne farà’richiesta dei loro soci le quote versate.
Vediamo!!!!!
Concordo pienamente con quanto scritto da Pisolo; vorrei ricordare ad Orgoglio Pratese che ” senza lilleri non si lallera” e visti i soldi già spesi per Acori e giusto dare fiducia al “fiorentino” Malotti per quanto ha dimostrato nella scorsa stagione col portare alla salvezza il Prato. Sono pienamente convinto che saprà fare meglio del “tanto fumo e poco arrosto” Acori.
E perchè mai dovrebbero chiedere scusa? Questi signori si sono fatti un mazzo cosi’ impiegando il proprio tempo e dedicando anche risorse economiche personali senza un tornaconto ma solo per amore ed attaccamento ad una maglia! ALTRO CHE CHIEDERE SCUSA, BISOGNEREBBE MA LEVARSI TANTO DI CAPPELLO!Potranno aver commesso errori o per ingenuita’ o per presunzione, ma hanno cercato con cio’ che hanno avuto a disposizione di dare una svolta ad oltre trenta anni di immobilismo e non è ancora detta l’ultima parola anche se le cose stanno andando male!Chi aderisce ad un progetto lo deve fare non solo se ha la certezza di un successo ma se è disposto a spendersi per un obiettivo ed i progetti possono riuscire o meno, ma se tutti tengono le mani in tasca è chiaro che alla fine quelle che sono sporche sono quelle di chi ha cercato di fare qualcosa! Avanti soci di orgoglio!