L’ex presidente del consiglio comunale Maurizio Bettazzi, il direttore di Asm Sandro Gensini e l’ex direttore della Bcc Area Pratese Stefano Solenni sono stati rinviati a giudizio per la vicenda delle consulenze che il politico, quale mediatore creditizio, aveva fornito alla Banca e alla società partecipata, in cerca del rifinanziamento di alcune linee di credito.
Per la stessa vicenda è stato condannato oggi a 4 mesi, pena sospesa, il commercialista e amico di Bettazzi, Gianni Raponi, l’unico ad optare per il rito abbreviato. L’accusa nei suoi confronti era di concorso in tentato abuso d’ufficio, il reato che viene contestato anche a Gensini e Bettazzi. Quest’ultimo dovrà rispondere anche di induzione indebita a dare o promettere utilità, assieme a Solenni.
Bettazzi ottenne circa tremila euro dalla banca, che secondo l’accusa aveva interesse a stringere rapporti più stretti con un esponente politico locale, anche per ottenere in futuro altre commesse. Alcune altre migliaia di euro, l’allora presidente del consiglio comunale avrebbe dovuto incassarle da Asm, per un incarico che secondo il testo unico degli enti locali non avrebbe potuto ricevere. Quando la vicenda divenne di dominio pubblico intervenne il collega Raponi, che secondo l’accusa fatturò ad Asm gli importi per conto di Bettazzi, somme che Asm non ha mai pagato.
Dopo che l’inchiesta emerse, Bettazzi si dimise dalla presidenza del consiglio comunale, il 25 luglio 2013. Adesso, assieme a Gensini e Solenni, dovrà affrontare il processo, che si aprirà il 20 gennaio 2017.
