Il Prato viene eliminato dalla Coppa Italia. Al Lungobisenzio l’Arezzo si impone per 2-0. Niente da fare per la squadra di Roberto Malotti che opera un ampio turn over e deve cedere davanti ad un Arezzo intraprendente e ben disposto in campo. Nel primo tempo decisiva la rete di Bearzoti al 36′. Nella ripresa la reazione del Prato è sterile e l’Arezzo chiude i conti con la rete di Grossi al 80′. Da segnalare anche una traversa colpita sempre dagli aretini al 87′ con Erpen. Ecco il tabellino della partita:
AC PRATO: Saloni (22), Sobacchi (3) (10’st Carcuro (8)), De Micheli (4) (10’st Tomi (29)), Martinelli (5), Moncini (9), Tavano (10), Di Molfetta (11) (34’st Sowe (16)), Malotti (19), Cavagna (21), Ghidotti (23), Marie-Sainte (33).
A disposizione: Melgrati (1), Antonini (7), Danese (14), Vannucci (15), Nannini (24), Marini (34).
Allenatore: Roberto Malotti.
US AREZZO: Borra (22), Sabatino (3), Solini (4), Milesi (6), Corradi (7), Erpen (10), Grossi (11) (45’st Foglia (8)), De Feudis (13) (37’pt Demba (14)), Luciani (16), Bearzotti (21) (40’st Ba (19)), Rosetti (24).
A disposizione: Garbinesi (12), Muscat (2), Masciangelo (5), Moscardelli (9), Yamga (17), Polidori (18), , Sirri (23), Arcidiacono (25).
Allenatore: Stefano Sottili.
MARCATORI: pt 36′ Bearzotti; 35’st Grossi
ARBITRO: Alessandro Meleleo di Casarano.
ASSISTENTI: Francesco Gnarra e Davide Meocci entrambi di Siena.
NOTE: condizioni meteorologiche: cielo coperto; condizioni del campo: pesante; tasso di umidità: 85%. 40’pt Demba; 38’st Rosseti (A); 3’st Martinelli; 31’st Cavagna (P). Corner: 4-6. Recupero: 1’pt;
Ma Orgoglio Pratese faceva pagare il biglietto oppure no per vedere questa meraviglia di squadra????
C’e’ la netta sensazione che questa squadra debba dare sempre il 110% per avere una minima possibilità di arrivare ad un risultato positivo, stante una qualita’ di base evidentemente non all’altezza di questa categoria.Se poi anche i cosiddetti giocatori esperti sono venuti semplicemente a svernare,se latita la grinta, l’amor proprio, il senso di appartenenza,la voglia d migliorarsi ed un sano agonismo, virtu’ di cui soltanto a Prato non esiste traccia, allora le prestazioni vergognose continueranno all’infinito e,dato che non e’ scritto da nessuna parte che questa citta’debba essere calcisticamente rappresentata vista l’innegabile incompatibilita’,sarebbe forse arrivato davvero il momento di fare festa per porre fine a questa non piu’ sopportabile e atavica schifezza.
Concordo con quanto sopra, anzi a vederli in campo sembra di assistere ad una partita aziendale del dopo lavoro. Nulla a che fare con la grinta di tutti gli avversari giunti al Lungobisenzio.