28 Novembre 2016

Qualità della vita, Prato in picchiata: è al 68esimo posto in Italia. Male criminalità e impresa


Prato in picchiata nella classifica nazionale 2016 della qualità della vita: secondo lo studio annuale di Italia Oggi e Università La Sapienza di Roma, il distretto scivola di 11 posizioni rispetto allo scorso anno, fermandosi al 68esimo posto tra le 110 province italiane.

Meglio di Prato fanno Siena, Pistoia, ma anche Pisa, Firenze e Lucca: peggio, tra le realtà della Toscana, solo Massa Carrara, all’83esimo posto, comunque in rialzo di 14 posizioni. La prima della classe è invece Mantova che “toglie lo scettro” a Trento, leader indiscussa dal 2011.

Ma perché in città si vive peggio? Prato è in affanno su diversi fronti, a cominciare dalla criminalità, dove resta fanalino di coda: è 103esima, in basso per reati contro il patrimonio, lesioni e percosse, sequestri di persona, scippi, rapine in banca e furti in appartamento, tutti numeri che derivano da denunce ogni 100mila abitanti. Al 67esimo posto per violenze sessuali e al numero 108 per traffico di stupefacenti, davanti solo a Roma e Imperia.

Valori zavorra a cui si somma il capitolo affari e lavoro: Prato è 59esima, l’ultima realtà in Toscana. Stabile o quasi il tasso di occupazione mentre è pessimo l’ultimo posto in elenco per le imprese cessate (110° posto); ultimo gradino in assoluto del podio dello Stivale.

Brilla, ma non troppo, il verde di Prato, al 67esimo nella rilevazione “Ambiente”: male le dispersioni della rete idrica, bene invece piste ciclabili, pannelli fotovoltaici sugli edifici comunali e decisamente ottima la presenza di aree verdi sul territorio. Vola infine il tempo libero, al settimo posto in Italia per associazioni artistiche, ricreative e culturali.

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