21 Dicembre 2016

Camera di Commercio di Prato, le nuove sfide per il 2017. Anche turismo e ambiente tra le funzioni attribuite dalla riforma


Nuove sfide, nuove competenze, nuove modalità operative per poter finanziare le attività: è una rivoluzione la riforma del sistema camerale approvata lo scorso novembre dal governo Renzi che cambierà in parte l’attività della Camera di Commercio di Prato già a partire dal 2017. Alternanza scuola lavoro, digitalizzazione delle imprese, sviluppo di nuovi servizi per accompagnare le imprese mercati internazionali e per la valorizzazione turistica e del patrimonio culturale: sono queste le linee di intervento lungo le quali la Camera è chiamata a intervenire e a svolgere la propria azione.

“Ci viene chiesto di impegnarci anche su nuovi fronte, di stringere accordi a livello regionale per lo sviluppo della nostra azione. Saremo anche braccio operativo per lo sviluppo di progetti nazionali – commenta Luca Giusti, presidente della Camera di Commercio di Prato -. Sono tante le sfide che ci aspettano fin da subito, anche grazie all’impegno del personale dell’ente che dovrà impegnarsi su nuovi fronti”.

Innanzitutto l’ente continuerà ad essere uno spazio aperto a disposizione del territorio. “Fino ad oggi dall’inizio dell’anno abbiamo registrato circa 18 mila presenze all’interno della sede, per eventi che abbiamo ospitato o organizzato. Sono risutati importanti, che ci riempiono di orgoglio – continua Giusti – C’è una grande vitalità sul territorio e garantire la funzionalità dei nostri spazi per iniziative del sistema imprenditoriale è un gesto concreto per la promozione”.

Le nuove norme impongono anche nuove modalità operative per il reperimento delle risorse. Le Camere dovranno infatti attivare nuovi servizi che andranno a finanziare attività strategica per nell’ambito delle proprie competenze. “Una sfida importante anche questa, che segnala un superamento della tradizionale concezione del pubblico per aprire la strada a una concezione più manageriale della cosa pubblica. Non è un caso che questo sforzo sia stato richiesto per prime alle Camere di Commercio. Nel corso degli anni sono state pioniere su tanti fronte, in primis sul versante della digitalizzazione”, conclude Giusti.

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