24 Gennaio 2017

Fantoccio impiccato a Palazzo Pretorio in segno di protesta, dura la condanna del Comune


Un fantoccio tricolore impiccato con una corda e appeso alla balconata di Palazzo Pretorio e uno striscione con scritto “Assassinato dallo Stato italiano”. A metterlo nella notte sono stati i militanti del circolo Etruria 14. Uno striscione analogo – che poi è stato rimosso dalle forze dell’ordine –  è stato affisso anche ai giardini della Passerella.

Dura la condanna del Comune: “E’ un atto incivile che si commenta da solo – afferma il sindaco Matteo Biffoni -. E’ un attacco ai valori dell’accoglienza e della solidarietà. Prato, lo ribadisco, accoglie e accoglierà tutti coloro che si trovano in difficoltà, a patto che siano rispettosi delle regole e delle leggi”. Biffoni sottolinea che “per fortuna Prato è distante da simili sentimenti di disumanità e di stampo razzista e lo dimostra l’insuccesso registrato il mese scorso dalla manifestazione organizzata in città da Etruria 14 che oggi si è resa protagonista di questo atto incivile e anti-umanitario. Mi auguro – conclude il sindaco – che tutte le forze politiche prendano le distanze da questo gravissimo episodio”.

In un lungo post sulla loro pagina Facebook, i militanti del circolo di destra hanno poi spiegato le “ragioni” della protesta che fanno ricorso al solito armamentario populista contro l’immigrazione e i richiedenti asilo: “In questi anni essere italiani significa vivere come stranieri nella propria terra”. Per i promotori quanto lo Stato spende per i richiedenti asilo è uno “sperpero di denaro verso chi non ha mai contribuito al benessere di questa Nazione”.

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