21 Gennaio 2017

In piazza Mercatale il “drive in” dello spaccio e i pusher smerciano anche farmaci: due arresti e una denuncia dei carabinieri


Ancora arresti e denunce per spaccio di droga da parte dei carabinieri, chiamati ad arginare un fenomeno sempre più preoccupante, soprattutto fra i giovani, che come dimostrato da un episodio di ieri sera comprano droga in stile “drive in”. Chi vuole comprare cocaina manda un messaggio allo spacciatore di fiducia, che esce da un locale, viene fatto entrate nela macchina dell’acquirente per pochi istanti o cede la droga attraverso il finestrino. Un pit-stop per avere la coca e la macchina può ripartire per passare la serata con gli amici. Questa la scena che i militari in borghese hanno osservato ieri sera in piazza Mercatale: l’acquirente, una ragazza pratese, ha detto di aver preso la cocaina per alcuni amici che la aspettavano poco distante.
Il pusher, un marocchino di 26 anni, ha anche violato l’obbligo di dimora in orario notturno ed è stato arrestato.
Un secondo spacciatore, 23 anni anch’egli marocchino, è stato trovato con alcuni grammi di hashish ed è stato denunciato. Durante i controlli in centro storico e in particolare in piazza Mercatale, che saranno replicati anche nei prossimi fine settimana, è emerso un altro fenomeno nuovo e preoccupante: giovani ragazzi che anzichè l’eroina, si iniettano in vena dei farmaci disciolti, in particolare un antiepilettico neonatale, il Ritrovil, acquistato dagli stessi spacciatori, i quali evidentemente riescono a procurarselo tramite ricetta medica e lo rivendono a 50 centesimi a pasticca.

Il contrasto allo spaccio prosegue anche nelle frazioni: ieri i carabinieri della Tenenza di Montemurlo hanno arrestato un 26enne marocchino attivo a Chiesanuova. Il giovane aveva nascosto nel risvolto dei pantaloni un involucro con 50 grammi di cocaina di ottima qualità (nella foto sotto), che una volta tagliata e suddivisa in dosi avrebbe potuto fruttare 4 mila euro.

Il 26 enne, probabilmente un grossista, ha detto di essere a Prato di passaggio, ma i carabinieri hanno scoperto la sua base operativa, una casa di via Isarco dove viveva assieme ad alcuni connazionali. La perquisizione domiciliare, tuttavia, non ha portato ad altri sequestri.

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