28 Gennaio 2017

Seconda tangenziale, botta e risposta tra Prato e Montemurlo: “Mancano all’appello 743mila euro”


Dopo l’inaugurazione del tratto Prato-Quarrata avvenuta il 14 gennaio, gli amministratori fanno il bilancio degli impegni a carico delle amministrazioni e dichiarano: “Per la Seconda tangenziale il Comune di Montemurlo deve ancora versare 743 mila euro”.
“Come ente capofila intendiamo completare le opere dell’asse viario della Seconda tangenziale, ma non si può pensare che alcuni Comuni impegnino risorse aggiuntive rispetto a quelle dovute mentre altri contribuiscano solo in parte”: lo afferma l’assessore all’Urbanistica del Comune di Prato Valerio Barberis che dopo l’inaugurazione del tratto di tangenziale Prato-Quarrata fa un bilancio degli stanziamenti sostenuti dai Comuni firmatari dell’accordo per la realizzazione della nuova strada provinciale, la Seconda tangenziale appunto, che vede coinvolti Prato, Quarrata, Montale, Agliana e Montemurlo e le Province di Prato e Pistoia. Un bilancio al quale mancano all’appello 743 mila euro a carico del Comune di Montemurlo.
Nello specifico, è stato realizzato il collegamento tra Montemurlo e la declassata, il collegamento tra Quarrata e la declassata ed è in fase di realizzazione il collegamento tra il Comune di Montale e la Seconda Tangenziale. Poi resterà da realizzare l’ultimo lotto dei lavori, quello che prevede il collegamento tra l’asse delle industrie pratese, che attraversa il Macrolotto 2 e il Macrolotto 1, e la Seconda tangenziale.
“Il Comune di Prato” – aggiunge Barberis – “oltre ad aver stanziato le risorse di sua competenza previste dagli accordi, per fare fronte ai tagli di bilancio che hanno interessato le Province, ha anticipato 860 mila euro che dovevano essere a carico della Provincia di Prato e 750 mila euro a carico della Provincia di Pistoia”. Rispetto alla cifra stanziata inizialmente per l’infrastruttura, anche i Comuni di Quarrata e Montale avrebbero sostenuto ciascuno 400 mila euro di spese aggiuntive, rispetto a quanto realizzato fino ad oggi.
“In tutto questo, invece, stride l’assenza dei 743 mila euro che il Comune di Montemurlo non ha ancora versato nonostante benefici già del collegamento con la Seconda tangenziale, in particolare a servizio della sua area industriale”, concludono Valerio Barberis, Marco Mazzanti (sindaco di Quarrata) e Ferdinando Betti (sindaco di Montale).

Il sindaco di Montemurlo Mauro Lorenzini risponde alla nota diffusa dal Comune di Prato circa la “presunta insolvenza” di Montemurlo riguardo ai lavori per la realizzazione della Seconda tangenziale:
“Rimango meravigliato dalle dichiarazioni dell’assessore Barberis del Comune di Prato e dei sindaci Betti di Montale e Mazzanti di Quarrata. Sulla questione della Seconda Tangenziale non c’è da far polemica, ma da chiarire la verità dei fatti.
Innanzitutto, è molto singolare che la nota diffusa dal Comune di Prato, citi, tra i presunti “insolventi”, solo il Comune di Montemurlo e non faccia riferimento al Comune di Agliana e alle Province di Pistoia e di Prato, le quali avrebbero dovuto versare la loro quota parte ben prima della Riforma, che ha tolto loro autonomia e risorse, quando avevano, cioè, avevano piena disponibilità di fondi e poteri”.
Il sindaco Lorenzini chiarisce che per la Seconda Tangenziale nel 2012 il Comune di Montemurlo ha già pagato 370mila euro del proprio debito, di cui i 740mila euro, a cui fa riferimento Prato, sono la quota rimanente del dovuto. “Il Comune di Montemurlo ha già annunciato informalmente agli altri enti che, con il bilancio 2017, verserà oltre 200 mila euro. Il problema è che dal 2012 al 2016 il collegio di vigilanza non si è mai riunito, perché mai convocato da chi di dovere. Poi, nell’autunno 2016 la riunione, dopo la quale ci arriva la richiesta di pagamento di oltre 700 mila euro. Come farebbe ogni buon padre di famiglia, quindi, ho semplicemente chiesto di verificare i conti, poiché durante il collegio di vigilanza il Comune di Montemurlo si era già impegnato ad assolvere la propria quota di compartecipazione all’opera, pagando già dal primo bilancio disponibile (2017) delle somme importanti, cioè circa 200mila euro. Il Comune di Montemurlo, è bene ricordarlo, a differenza di altri Enti, non ha avuto “finanziamenti romani” dal Cipe e conta solo sulle proprie forze. Sempre in nell’occasione della commissione di vigilanza abbiamo chiesto di convocare un incontro politico e un ulteriore riunione del collegio per chiarire fondamentalmente due punti: ristabilire con chiarezza i ruoli degli enti (il Comune di Prato non può essere allo stesso tempo esecutore e controllore) e “riattualizzare” l’ accordo di programma, che ha oltre 10 anni, alle nuove esigenze di sviluppo dell’area. Purtroppo, ad oggi quest’incontro non c’è mai stato”.
Per il Comune di Montemurlo è importante concludere tutte le opere previste nell’accordo della Seconda tangenziale, tra cui il lotto 6 che comprende anche il collegamento con via delle Lame: “Del “braccino” di via delle Lame sono sette anni che se ne parla. A Prato si sono già alternate due giunte senza essere arrivati ad una soluzione, ma solo ad alcuni annunci e al posizionamento di “barriere jersey” sulla strada – conclude Lorenzini – Per noi diventa fondamentale incontrarsi al più presto con gli altri Enti per sottoscrivere un nuovo accordo e continuare così a programmare lo sviluppo di tutta l’area. Certo non possiamo essere noi a farlo, visto che non siamo né l’ente attuatore, né la provincia, organismo che presiede il collegio di vigilanza”.

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