17 Gennaio 2017

Aziende cinesitruffate: falsi addetti ASM chiedono soldi per evitare sanzioni


Si presentano nelle aziende cinesi spacciandosi per addetti di ASM e paventando il rischio di una multa da 200 euro per presunte irregolarità nella raccolta differenziata dei rifiuti, chiedono il pagamento immediato di 60 euro per evitare contestazioni scritte. E’ quanto ha raccontato un imprenditore cinese ad ASM. L’azienda si è subito mossa e ha presentato una denuncia. ASM ricorda che i propri addetti sono riconoscibili dalla pettorina che indossano e sono provvisti di un tesserino di identificazione con il logo dell’azienda; inoltre, gli addetti ASM non chiedono soldi in contanti. In particolare, il cittadino cinese ha raccontato di aver ricevuto la visita di un uomo nella serata di venerdì scorso e poi di nuovo domenica. Contestando errori nella raccolta differenziata, ha chiesto il pagamento immediato di 60 euro per evitare la contestazione scritta accompagnata da una sanzione di 200 euro. Pare che già diversi imprenditori, quasi tutti nella zona del Macrolotto 1 (soprattutto via dei Fossi), abbiano versato 60 euro in contanti per non correre il rischio di vedersi recapitare una sanzione di importo maggiore. ASM sollecita chi dovesse ricevere visite e richieste di denaro a denunciare; lo stesso fa nei confronti degli imprenditori che avessero già versato soldi in contanti a persone che si sono presentate come dipendenti dell’azienda.

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