Dopo la questione del mancato rispetto delle quote rosa nella composizione della giunta il Comune di Carmignano torna a far parlare di sè per un presunto caso di discriminazione femminile. A puntare il dito contro il sindaco e l’amministrazione è la Uil.
“La Giunta Comunale ha recentemente disposto una riorganizzazione interna degli uffici sulla base della sbandierata necessità di maggiore omogeneità nella distribuzione di competenze. La motivazione dell’atto in questione – fa sapere la Uil – si è dunque dimostrata tanto generica quanto concreti si sono rivelati i suoi effetti, abbattutisi esclusivamente su due dipendenti, ancora una volta donne, del Comune di Carmignano, le uniche ad essere state interessate dallo spostamento di competenze e personale e che più volte hanno cercato di ottenere maggiori spiegazioni dalla amministrazione.
Il sindacato della Uil, da sempre sensibile alle questioni discriminatorie sui luoghi di lavoro, si è fatto portavoce delle due donne promuovendo incontri chiarificatori con il sindaco e con l’assessore al personale, nessuno dei quali però conclusosi con degli adeguati chiarimenti”.
Le quote rosa sono una c….a colossale e bene ha fatto questo sindaco a non rispettarle. Chiunque ha il diritto di ribellarsi ad una legge iniqua a costo, se amministratore, di dimettersi: cosa c’entra il numero delle donne in una giunta? Se le donne sono valide gli assessori ed il sindaco possono essere tutte donne, ma se di valide c’è ne una se ne mette una se ce ne sono due se ne mettono due e via discorrendo, se non ce n’è nessuna non se ne mette nessuna.