27 Febbraio 2017

La via della contraffazione porta a Prato: false maglie di lana scoperte grazie al laboratorio chimico del Buzzi VIDEO


Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Torino ha sequestrato oltre 15 tonnellate di filato acrilico destinato al confezionamento di false maglie in lana. In prima battuta sono stati controllati alcuni negozi di Torino, gestiti da imprenditori di origine cinese, dove hanno prelevato campioni di tessuto per poi inviarli, per le analisi, al laboratorio, Chimico BuzziLab di Prato. Gli accertamenti hanno appurato la non conformità di quanto indicato sulle etichette merceologiche. Le indagini hanno portato ad identificare il fornitore dei capi d’abbigliamento falsi, individuato nella zona industriale di Prato. L’intervento, effettuato nella zona del Macrolotto, ha permesso  ai Baschi Verdi torinesi, l’individuazione di un laboratorio dove sono state sequestrate 15 tonnellate di filato acrilico destinato alla produzione di maglie etichettate “in lana”, oltre 15 macchinari e quasi 200.000 tra etichette e cartellini con false indicazioni merceologiche.

Buzzi Lab, nascono qui anche le norme internazionali sulle sostanze chimiche

Ad effettuare le analisi in questo come in molti altri casi, come detto, è stato il laboratorio chimico Buzzi Lab di Prato che è diventato un punto di riferimento per le forze dell’ordine nelle indagini sulla sicurezza dei prodotti e sulle frodi in commercio in ambito tessile, pelletteria e bigiotteria, ma il laboratorio pratese è anche il partner di tutte le più importanti griffe della moda nazionale e internazionale per il controllo delle prestazioni e la verifica di sicurezza chimica dei loro prodotti.

Buzzi Lab, fondato nel lontano 1898, è cresciuto molto negli ultimi anni: oggi conta 30 dipendenti ed esegue 200 mila analisi all’anno, ovvero circa 800 test al giorno in ambito meccanico, chimico e tessile, grazie a sofisticati macchinari che riconoscono il Dna dei tessuti e a microscopi che permettono di apprezzare la purezza delle singole fibre.

I responsabili di Buzzi Lab sono stati chiamati ad Helsinki dall’agenzia europea delle sostanze chimiche, impegnata a scrivere il nuovo regolamento comunitario in materia. E a Seoul per illustrare una nuova tecnica di indagine sulle fibre pregiate nata a Prato, in collaborazione con il Cnr di Biella, che nel giro di un anno sarà presa a modello dalle normative Iso internazionali.

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