21 Febbraio 2017

Rapine ai cinesi, la squadra mobile arresta sette persone: rivendevano il bottino ai compro oro


Sono sette i malviventi arrestati dalla squadra mobile al termine dell’inchiesta, coordinata dalla Procura di Prato, sui ripetuti casi di rapine e furti ai danni di cittadini cinesi. A finire in manette sette cittadini marocchini, di età compresa tra i 23 e i 36 anni, di cui quattro clandestini, tutti con vari precedenti (per reati vari tra cui rapine, furti e spaccio di droga) e senza fissa dimora. L’attività investigativa si è conclusa la notte scorsa con l’arresto del settimo ed ultimo latitante, ricercato dalla polizia e rintracciato dalle volanti in ambienti frequentati da alcuni connazionali. Dei sette destinatari di misura cautelare, chiesti dal pm Egidio Celano e concessi dal gip Costanza Comunale, due si trovavano già in carcere.
Le indagini hanno preso avvio quando alcuni agenti della squadra mobile hanno notato uscire da un compro oro un magrebino, già noto alle forze dell’ordine, che alla vista della polizia si è dato alla fuga. La verifica all’interno del negozio ha consentito di accertare che alcuni nordafricani, negli ultimi mesi, avevano venduto al compro oro collane e braccialetti, per somme elevate, tra i 4 e i 7 mila euro ciascuno. La stessa scoperta è stata fatta in un altro compro oro della città.
La squadra mobile è riuscita ad incastrare i sospettati anche grazie alla collaborazione delle vittime che avevano sporto denuncia, le quali hanno riconosciuto i malviventi grazie alle immagini mostrate dalla polizia.

Gli inquirenti invitano altre vittime a presentare denuncia e sottolineano come in questa circostanza sia stata preziosa la collaborazione della comunità cinese, che si è rivolta alle istituzioni, anziché mettere in campo ronde o vendette fai da te contro i malfattori. Non è questa la prima operazione condotta dalla squadra mobile contro bande che prendono di mira i cinesi per rapine o scippi: nel 2012 furono arrestati tredici componenti della cosiddetta banda del Soccorso; risalgono invece al 2014 e al 2015 gli arresti di un gruppo di albanesi che avevano colpito sale giochi gestite da cittadini orientali.

Il sindaco Matteo Biffoni si è congratulato con la Questura e la Procura di Prato: “Questa operazione – ha commentato Biffoni – è la dimostrazione che la fiducia nelle istituzioni e nelle forze dell’ordine è la strada giusta per contrastare i fenomeni di criminalità e che le ronde e la giustizia fai da te non sono necessarie e, anzi, sono dannose, perché generano tensioni sociali. A questo proposito voglio ringraziare anche i cittadini della comunità cinese che si sono rivolti alle forze dell’ordine per denunciare le aggressioni e i furti subiti. È la strada giusta sulla via del rispetto delle regole, che è l’unica percorribile, come ho detto più volte, per giungere a una vera integrazione”.

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