3 Febbraio 2017

Rischio idraulico, nel 2016 spesi quasi 5 milioni per la prevenzione


Superano i 4 milioni e 913 mila euro i soldi spesi nel 2016 per la sicurezza del reticolo idraulico del territorio pratese, soldi che sono stati impiegati per le manutenzioni straordinarie di terza e seconda categoria, le manutenzioni incidentali, gli sfalci e la gestione degli impianti idraulici. Il dato è emerso nel corso della conferenza stampa congiunta nel corso della quale Comune di Prato, Giunta Regionale, Genio civile e Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno hanno illustrato gli interventi effettuati tra gennaio e dicembre dello scorso anno e quelli già previsti per il futuro.

“Presentiamo il risultato di un lavoro importante svolto dalla Commissione 4, che ha sollecitato e coinvolto continuamente il Consorzio di Bonifica e il Genio civile sui problemi esistenti, una sinergia che ha prodotto un risultato molto positivo sul fronte della manutenzione degli alvei dei corsi d’acqua”, ha detto l’assessore all’ambiente del Comune, Filippo Alessi. “Inoltre devo sottolineare che il passaggio delle delega dalla Provincia alla Regione non ha causato intoppi e, anzi, ha reso più semplici e lineari gli iter dei vari interventi”.

Massimo Carlesi, presidente della Commissione consiliare 4 ha sottolineato che “i commissari hanno lavorato all’unanimità, prendendo le mosse da una serie di petizioni sul rischio idraulico che abbiamo ricevuto. Il Consorzio di Bonifica ha risposta con efficienza alla necessità dei lavori da fare e il Genio civile ha il merito di essersi fatto carico anche di problemi di vecchia data”.

L’assessore regionale all’ambiente, Federica Fratoni, ha elogiato il lavoro sinergico che il Comune di Prato è riuscito a mettere in moto e ha ricordato che “nel 2016 la Regione ha investito 40 milioni per la prevenzione del rischio idraulico, che è l’unico modo per fare prevenzione vera”.

Nel 2016 il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, ha spiegato il presidente Marco Bottino, ha investito nel territorio pratese oltre 4 milioni e 300 mila euro. Con le risorse derivanti dal tributo a carico dei cittadini sono stati compiuti gli sfalci (cioè la rimozione di vegetazione in eccesso o dannosa per il corso dei torrenti) su 80 chilometri circa di reticolo idraulico e per un costo di 581 mila euro, le manutenzioni incidentali (cioè la rimozione di detriti e tronchi dagli alvei, di solito nelle zone a monte) per un costo di 373 mila euro, la gestione degli impianti idraulici (tra i quali l’importante idrovora di Castellucci) e ha compartecipato per il 30% alla spesa di 2.708.205 euro, l’altro 70% è a carico della Regione, per le manutenzioni straordinarie di terza categoria (così si classificano gli interventi sull’alveo del Bisenzio e dei suoi affluenti).

Nel dettaglio, le manutenzioni straordinarie di terza categoria sono le seguenti: lavori di ripristino delle difese di sponda in destra idraulica e opere trasversali lungo il Bisenzio in località Ponte di Colle (nel comune di Cantagallo, già eseguito); il ripristino della difesa di sponda in destra idraulica e opera trasversale del Bisenzio in località Cangione (nel comune di Vaiano, già eseguito); i lavori di manutenzione e ripristini di tratti del Bisenzio nel bacino montano dei comuni di Cantagallo e Vernio (già eseguiti); manutenzione e ripristino di tratti l’Ombrone e del Fosso Collecchio (nel comune di Poggio a Caiano, cantiere in corso); manutenzione e ripristino di tratti del torrente Agna (nel comune di Montemurlo, cantiere in corso); manutenzione e ripristino di tratti del torrente Iolo, del torrente Bagnolo e del torrente Ficarello (nel comune di Prato, cantieri in corso).

Il Genio civile ha inoltre effettuato interventi di manutenzione straordinaria di seconda categoria (così si definiscono le opere fatte dall’uomo lungo gli argini dei corsi d’acqua per contenere il rischio idraulico) per una somma pari a circa 600 mila euro. Il responsabile del settore Genio civile Valdarno centrale e tutela dell’acqua, Marco Masi, ha ricordato i lavori svolti per la manutenzione del torrente Iolo, Ficarello e Bagnolo, quelli sul Bisenzio all’altezza di via Tiepolo e della Passerella, quello in corso di esecuzione, sempre sul Bisenzio, nella zona del Ponte Datini e quelli in programma per il futuro, che riguarderanno l’adeguamento delle casse di espansione dell’Ombrone pistoiese a Casa Carlesi e Ponte alle Vanne, la cassa di espansione del torrente Ficarello, la riorganizzazione idraulica del reticolo del Calice e del Calicino, la cassa di espansione del Vella a Figline e altri manufatti lungo il Bisenzio.

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