“Aumenti spropositati sui canoni di prelievo dell’acqua dalla falda”: è la denuncia del centro destra, che ha fatto proprie le istanze degli Industriali ribadendo le difficoltà create alle aziende dalla delibera regionale 816 del 1 agosto del 2016. Una delibera che ha determinato un aumento delle tasse sulle concessioni per le acque di superficie pari fino al 500% in più rispetto allo scorso anno.
Ascolta l’intervista al consigliere comunale e membro dell’esecutivo regionale di Forza Italia Giorgio Silli
Il centro destra ha presentato in consiglio regionale interrogazioni e mozioni perchè il governo della regione riveda al ribasso gli aumenti praticati. Nella mozione presentata dalla Lega Nord si leggono alcuni esempi: una cartiera di Lucca nel 2015 pagava un canone per il demanio idrico pari a 2.500 euro, adesso deve pagarne uno pari a 27.00 euro. Un’azienda chimica di Prato è passata invece dai 4.300 euro del 2015 ai 45.000 dell’anno seguente.
LS
….la fantasia in materia di imposte anzi GABELLE non ha veramente limiti…
Caro Silli è la legge della domanda /offerta a generare il prezzo! Si appella al PD dopo averlo preso a palate di mota e detto peste e corna nelle campagne elettorali!
No, sono i 400 milioni che mancano nel bilancio dell regione a generare l’aumento delle tasse.
Se fosse la legge della domanda offerta dovrebbe costare la metà.
Personalmente dico ancora peste e corna del PD che in questa fase si è rivelato un nemico di Prato e delle imprese.