13 Febbraio 2017

Un thè musicale con i «Menestrelli Pratesi» al Ridotto del Metastasio


Prato una città per cantare. Ne erano convinti i Menestrelli Pratesi, cantori per eccellenza della storia, dei luoghi e dei personaggi della città per quasi quarant’anni. I violini dei fratelli Cianchi, la voce di Rodolfo Baccini e il piano di Joe Fraternale sono il marchio di fabbrica di una musica entrata nella case, e nella memoria, di generazioni di pratesi grazie anche a Tv Prato. Chi non ricorda «Cose di Casa Nostra»? La trasmissione registrata nei locali sotterranei della vecchia sede del Musicalcentro, il negozio di articoli musicali di Roberto e Ferraro Cianchi.

Oggi molti componenti di quel gruppo non ci sono più ma i Menestrelli non sono estinti, esistono ancora e in certe occasioni imbracciano gli strumenti per riproporre i loro cavalli di battaglia. Il nuovo appuntamento per ascoltarli sarà al prossimo incontro mensile dei Thè di Toscana Oggi, in programma mercoledì 15 febbraio alle 16 al Ridotto del Teatro Metastasio. Il titolo dell’incontro non poteva essere che «C’erano (e ci sono ancora) i Menestrelli Pratesi». Presenti i membri storici Roberto Cianchi al violino e Marcello Miracco alla chitarra con Paolo Rosati al canto. Quest’ultimo è il figlio di Alfiero Rosati, scomparso nel 2007, istrionico presentatore e cantante della banda. Nonostante siano passati ormai molti anni dall’epoca d’oro dei Menestrelli, nati nel 1978, in città l’affetto per Baccini e compagni è sempre vivo e lo dimostra il tutto esaurito registrato lo scorso primo ottobre quando sul palco del Politeama i membri rimanenti si sono nuovamente riuniti, assieme a tanti amici, per uno spettacolo di beneficenza.

La seconda vita dei Menestrelli arriva all’inizio degli anni duemila. Alfiero Rosati è costretto a diradare la propria presenza per motivi di salute e così il figlio Paolo si sente chiamato a dare una mano. «Mio padre era un artista vero – dice Paolo Rosati – io non sono alla sua altezza. Sono sempre vissuto in mezzo ai Menestrelli, sono cresciuto con loro, mi piace cantare e così ho iniziato a esibirmi anche io». Con lui spesso ci sono altri figli d’arte, come Silvia e Sandro Querci, la prima cantante e il secondo regista, il cui padre Marileno è stato una delle voci del gruppo insieme al citato Rodolfo Baccini e a Renato Ciolini.

Il 15 febbraio dunque sarà un pomeriggio all’insegna dell’amarcord pratese e della buona musica. I partecipanti potranno riascoltare brani come «Voglio cantare a te città di Prato», scritta da Rodolfo Baccini, e «Mi riordo».

L’iniziativa è aperta a tutti, per partecipare occorre essere abbonati al settimanale Toscana Oggi, organizzatore dell’evento. Chi non lo fosse può sottoscrivere quello annuale, al prezzo di 50 euro e che dà diritto a partecipare a tutti gli appuntamenti fino a maggio, oppure si può scegliere l’abbonamento mensile al costo di 10 euro che dà diritto a partecipare all’incontro in questione e naturalmente a ricevere quattro numeri del giornale.
Per informazioni 0574-871422 oppure scrivere una email a prato@toscanaoggi.it.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments