23 Marzo 2017

Crollo mura Villa medicea, una perizia chiamata a stabilire le cause


La Procura di Prato affiderà ad una consulenza tecnica la ricostruzione delle cause che hanno provocato il crollo di quasi quaranta metri delle mura della villa medicea di Poggio a Caiano. Sul caso è aperta un’inchiesta per crollo colposo, che al momento non ha nessun iscritto sul registro degli indagati.

La perizia sarà affidata ad un ingegnere idraulico, ancora da individuare, che dovrà studiare il sistema di drenaggio delle acque e lo stato delle mura, costruite nel Settecento, due secoli dopo la villa medicea, e oggetto, nel tempo, di vari interventi e rimaneggiamenti, soprattutto sulla parte superficiale degli intonaci. La tutela del bene, che fa parte del complesso dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco, spetta alla Sovrintendenza dei beni culturali. Il direttore del Polo Museale della Toscana Stefano Casciu, che gestisce la villa assieme ad altri 43 musei e siti monumentali nella nostra regione, all’indomani dei fatti dichiarò che per uno studio sulla stabilità e per le opere di manutenzione delle mura non c’erano soldi a sufficienza da parte del Ministero.
Proprio su eventuali carenze nella manutenzione potrebbero orientarsi le indagini della Procura. Le mura, alte sei metri, sono costruite con pietre tufacee, che sono state abbattute sotto il peso del terrapieno retrostante, spinto dalle acque piovane. Sei auto andarono distrutte e solo per miracolo non ci furono feriti.

Non è facile, tuttavia, in casi come questi ricostruire con certezza cause ed eventuali responsabilità personali: la Procura di Firenze, nel dicembre scorso, ha chiesto l’archiviazione del procedimento aperto per disastro colposo a seguito del collasso del Lungarno Torrigiani, a cui ha contribuito la rottura di un tubo di Publiacqua. Archiviata – è notizia di ieri – anche l’indagine sul crollo delle mura di Magliano in Toscana, nel grossetano, avvenuta del dicembre 2014.

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