6 Marzo 2017

Da Scampia a Prato per raccontare la sua storia di ex camorrista


Davide Cerullo, ex camorrista poi convertito e pentito, cresciuto nelle “Vele” di Scampia – il quartiere alla periferia nord di Napoli, alla ribalta delle cronache nazionali soprattutto per spaccio e malavita – ieri è tornato a Prato. Nei locali della Misericordia di Coiano Cerullo ha raccontato ai tanti presenti la sua storia, ma soprattutto ha voluto lanciare un messaggio ben preciso: “Cambiare è possibile”.

La storia di Davide non è delle più semplici: a 13 anni ha deciso di lasciare la scuola e, dopo aver effettuato alcuni lavoretti di fortuna, fra cui il pastore, è entrato nelle file della camorra. Ha commesso vari reati, è stato vittima di un agguato ed è stato arrestato due volte. Proprio al carcere di Poggioreale la sua vita è cambiata: tornato dopo l’ora d’aria ha trovato sul suo letto un vangelo, ha iniziato a sfogliarlo e quelle parole lo hanno letteralmente fulminato. Sfogliando tra le pagine del Vangelo infatti ha trovato il proprio nome scritto tre volte: Davide, il re degli ebrei che come lui aveva fatto il pastore. Pagine che ha staccato dal libro e che porta ancora in tasca, per ricordarsi che ogni giorno deve combattere con se stesso. Ora Cerullo è un uomo diverso, ha una moglie, due figli e vive tra Modena e Scampia, per continuare a dimostrare che dire di no è possibile.

Ecco l’intervista a Davide Cerullo.

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