18 Marzo 2017

La Popolare di Vicenza chiede aiuto allo Stato. I soldi del Fondo Atlante non bastano per la ricapitalizzazione


Il comunicato ufficiale è arrivato ieri sera poco prima delle 21: la Popolare di Vicenza e Veneto Banca chiedono aiuto allo Stato per salvarsi. I due istituti hanno comunicato a Tesoro, Banca d’Italia e Bce «l’intenzione di accedere al sostegno finanziario straordinario e temporaneo da parte dello Stato italiano», la cosiddetta «ricapitalizzazione precauzionale». Si chiede in sostanza un intervento di rafforzamento patrimoniale «nell’ambito delle modalità di reperimento dei capitali necessari». Quindi, proprio come nel caso di Mps, oltre ai capitali privati servono anche soldi pubblici.

Al Tesoro si chiede di intervenire utilizzando parte dei 20 miliardi di euro messi a disposizione con il decreto salva-banche dello scorso 22 dicembre, pensato per sostenere il Montepaschi.

Secondo alcune indiscrezioni uscite sulla stampa nazionale e veneta, alla Popolare e Veneto Banca servirebbero almeno cinque miliardi di euro di ricapitalizzazione. Ad oggi il socio di maggioranza, il Fondo Atlante, ha versato 2,5 miliardi la scorsa estate e un miliardo di euro a dicembre del 2016.

In questi giorni la BpVi è impegnata anche nell’offerta transattiva ai propri soci, gli stessi che negli scorsi mesi avevano subito il pesante deprezzamento del valore delle azioni, precipitate da 62,5 euro ad appena dieci centesimi. La proposta, lanciata nel mese di gennaio, è quella di pagare nove euro per ogni azione acquistata negli ultimi dieci anni. Una soluzione compensativa pensata per evitare la richiesta di risarcimento da parte dei risparmiatori. Il termine per manifestare il proprio interesse è fissato il 22 marzo. Mancano dunque pochi giorni alla scadenza.

Ad oggi, fa sapere la stessa Popolare nella nota inviata ieri sera, si sono registrate 65mila manifestazioni di interesse, pari al 68,8% delle azioni. Gli accordi transattivi già sottoscritti sono quasi 53mila e valgono poco meno della metà delle azioni. Per essere valida, l’offerta deve arrivare all’80% delle adesioni. E a soli quattro giorni dal termine, sembra improbabile riuscire a raggiungere l’obiettivo.

Una prima risposta alla richiesta di salvataggio statale potrebbe arrivare in settimana, dopo la riunione dell’Ecofin. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan incontrerà a Bruxelles, a margine dell’incontro, la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager per parlare della ricapitalizzazione precauzionale di Mps. È probabile che oltre al nome dell’istituto senese, il Ministro faccia anche quelli della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca.

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