22 Marzo 2017

Prato nel 5G, il Fatto quotidiano attacca Giacomelli, che replica: “La mia città ha tutte le carte in regola per meritare la sperimentazione”


E’ appena partito il processo che porterà la sperimentazione del 5G in 5 città italiane e  Il Fatto Quotidiano ha già trovato di che polemizzare.  Proprio la scelta di Prato viene presa di mira, considerata immotivata e dovuta solo, secondo il quotidiano “all’uomo giusto al posto giusto”, il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli, pratese appunto, definito, per questo motivo, “un acrobata della prima repubblica 5.0”.

Il 5G, come si sa, è una tecnologia molto innovativa che apre nuove opportunità di sviluppo nella creazione di servizi alla persona alla città ed all’impresa. Comprensibile quindi che vi sia molta attenzione. Ebbene il quotidiano diretto da Travaglio ha attaccato Giacomelli chiedendo polemicamente quale titolo avesse Prato per essere scelta. 

Se per le aggiunte di L’Aquila vale l’impegno alla ricostruzione post terremoto e di Matera il ruolo di capitale europea della cultura 2019, è la tesi dell’articolo, a che titolo accanto a due grandi realtà metropolitane come Milano e Bari viene inserita Prato ?  “Elementare – si legge sulle colonne del Fatto – è la città di Giacomelli”. E piu avanti, ancora più esplicitamente “Giacomelli porta alla sua Prato la sperimentazione 5G”. Addirittura il quotidiano spiega che c’è una unica ragione per cui il governo ha scelto direttamente alcune città non lasciando liberi i big delle Tlc di andare a sperimentare dove preferiscono: “l’unica cosa certa è che la libertà degli operatori avrebbe impedito di fare il regalo elettorale a Prato”.

Non si è fatta attendere la replica dello stesso Giacomelli che dopo ironizzato su alcune espressioni (“viceministro lo prendo come augurio ed acrobata come adulazione”) ed aver corretto alcune affermazioni sul 5G smentisce la “libertà negata” agli operatori di andare dove vogliono. “È di pochi giorni fa, scrive, l’annuncio di un grande operatore che intende sperimentare a Torino”. “Ma capisco, prosegue Giacomelli, che tutto  il senso del pezzo è nella tesi che tra le 5 città dove si sperimenta il 5G è stata inserita Prato solo perché è la mia città. Confesso che per il mio ego questa tesi sarebbe fantastica’’. Giacomelli però ricorda che Prato è la terza città dell’Italia centrale, dopo Roma e Firenze; uno dei distretti manifatturieri più importanti d’Europa e la sola città italiana non capoluogo di regione ad avere un tavolo permanente aperto con il governo nazionale”. E tutto questo, chiosa ironicamente Giacomelli, addirittura da prima che io diventassi sottosegretario. Dopo aver elencato i motivi oggettivi che hanno portato alla indicazione di Prato, Giacomelli affida all’ironia anche la sua conclusione: “Insomma, una giornataccia: non sono viceministro, non posso, in coscienza, definirmi acrobata e la scelta di Prato è merito della città e non del mio certificato anagrafico. Mi consolano un po’ i numerosi e qualificati riconoscimenti, con buona pace del Fatto Quotidiano, per il lavoro che il governo sta facendo su banda ultralarga, 5G e innovazione”. 

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pisolo
pisolo
7 anni fa

Bravo Giacomelli tu gli hai risposto proprio bene al paggio di Grillo e Casaleggio!

Asfaltorovente
Asfaltorovente
7 anni fa

Che il (Mis) Fatto Quotidiano e Travaglio non conoscano che titolo possa avere Prato per entrare in questa importante sperimentazione, vuol dire che la scelta di Prato è stata giusta.