28 Aprile 2017

Furti a raffica nei negozi di Prato: un’organizzazione dalla Georgia gestiva le squadre di ladri e la spedizione della refurtiva FOTO


Quelli che potevano sembrare semplici taccheggi nei negozi di Prato, erano invece furti in serie, commissionati e realizzati da un’associazione a delinquere di cittadini georgiani: nove persone sono finite in manette e altre sono ricercati nell’ambito di un’operazione dei carabinieri di Prato. L’inchiesta, avviata dal sostituto Antonio Sangermano e proseguita da Egidio Celano, vede una sessantina di indagati. Una cinquantina gli episodi contestati, dal 2015 ad oggi, buona parte dei quali a Prato, ma con ogni probabilità i furti sono molti di più. “Queste persone facevano furti tutto il giorno, tutti i giorni” ha detto il comandante del nucleo investigativo Vitantonio Sisto.
Farmacie, come la farmacia Carbone di viale Montegrappa, negozi di elettronica, di abbigliamento, piccoli esercizi commerciali, ma anche grandi guppi come I Gigli, il Globo, Euronics, Ikea e Metro: i ladri, suddividi in squadre di 3 o 4 persone, entravano nel negozio e si dividevano i compiti: chi distraeva la vigilanza, a volte si facevano suonare in contemporanea gli allarmi, altre si rimuovevano le placche anti taccheggio.

Il valore della merce rubata è stimato il circa 90 mila euro. La banda, in possesso di chiavi universali per l’apertura delle teche nei negozi, aveva una predilezione per telefoni e tablet, ma anche abbigliamento e oggettistica per l’infanzia e apparecchi parasanitarie, ad esempio misuratori di pressione.
L’inichiesta è partita dalla segnalazione di un residente che ha notato movimenti sospetti nell’appartamento intorno piazza Mercatale, dove un gruppo di georgiani custodiva la refurtiva, che veniva poi stoccata in un magazzino fuori Toscana e spedita da Ancona o da Bari verso la Georgia, via nave.

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