4 Aprile 2017

Reddito di cittadinanza, bocciata dalle commissioni la proposta del Movimento cinque Stelle. Ora il passaggio in consiglio comunale


Cinquecento euro al mese per sei mesi a circa 200 nuclei familiari che stanno vivendo un momento di difficoltà, grazie a un fondo da 520mila euro. E’ quanto prevede la proposta di delibera sul reddito di cittadinanza presentata dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, bocciata ieri al termine della lunga seduta congiunta delle commissioni 2 (sviluppo economico, finanze, patrimonio, politiche comunitarie) e 5 (politiche sociali, istruzione, cultura, sport, politiche dell’immigrazione e politiche giovanili), che approderà poi sui banchi del consiglio comunale il prossimo 10 aprile. “Si tratta di una misura temporanea che va ad aiutare nuclei familiari che sono temporaneamente in difficoltà, e purtroppo a Prato sono molti coloro che vivono sotto la soglia della povertà a causa della crisi economica degli ultimi anni – ha spiegato Silvia La Vita, consigliere comunale M5s -. Possono fare richiesta coloro che hanno un Isee inferiore a 6500 euro, in cambio si chiede di concedere qualche ora di volontariato al Comune. I soldi ci sono, li abbiamo trovati andando a cercare degli sprechi nel bilancio”.

Una proposta sulla quale il gruppo pentastellato sta lavorando da giugno 2016 – seguendo anche ciò che è stato fatto nel Comune di Livorno, dove il reddito di cittadinanza è stato introdotto già un anno fa – con l’intento di razionalizzare le spese e ridurre gli sprechi. Bilancio alla mano, i consiglieri hanno iniziato a snocciolare dove e come effettuare i tagli: i Cinque Stelle propongono di ridurre le spese, circa 80mila euro su 185mila in bilancio, per buffet, convegni e fuochi d’artificio; meno 100mila euro (su 130mila) per le luminarie natalizie e altri 100mila sulle esternalizzazioni, compresi i valletti e gli interpreti del corteggio storico; un taglio di 150mila euro (su 1 milione di euro) sui premi di risultato dei dirigenti e di 30mila euro (a fronte dei 500mila stanziati nel bilancio) sugli incarichi legali esterni. Sulla proposta del movimento cinque stelle si è soffermato anche il sindaco Matteo Biffoni in occasione della trasmissione “Chiedilo al sindaco” andata in onda ieri sera sulla nostra emittente. “Voglio riconoscere al Movimento cinque Stelle l’idea di proporre qualcosa che serve – ha commentato Biffoni – ne condivido lo spirito, ma la strada è sbagliata secondo me. La loro proposta mette in campo pochi soldi per pochissime famiglie e fa delle scelte che non condivido. Per esempio annulla il capitolo del corteggio storico, interviene su una fetta di reddito dei dipendenti comunali su cui noi non possiamo fare niente perché c’è un contratto di lavoro. Utilizza inoltre in maniera diversa dei fondi che vengono impiegati per il sostegno delle famiglie. Il percorso al sostegno per chi è in difficoltà è una questione condivisa, facciamo uno sforzo tutti quanti per fare il meglio possibile per la cittadinanza”.

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