28 Aprile 2017

Richiedenti asilo, la Questura indaga su una rete che organizza false documentazioni: 28 denunciati


Una rete che specula sul fenomeno dei richiedenti asilo predisponendo false attestazioni o documenti contraffatti utili ad ottenere il permesso di soggiorno per motivi umanitari. È su questo che sta indagando la Questura di Prato, dopo aver denunciato 28 cittadini stranieri, per lo più originari del Pakistan, per falsità ideologica e dichiarazione di identità falsa. La squadra investigativa dell’Ufficio Immigrazione, nel’esaminare le richieste di permesso di soggiorno per protezione internazionale, ha accertato che nelle dichiarazioni di ospitalità venivano indicati sempre 4 appartamenti nella zona sud di Prato. Se la cosa fosse stata vera, in pratica, in questi quattro appartamenti avrebbero alloggiato quasi tutti i richiedenti asilo dell’intera provincia. L’anomalia è stata poi riscontrata attraverso sopralluoghi, ascolto di testimoni e verifiche documentali, che hanno portato alle denunce. I reati contestati ai 28 stranieri sono stati comunicati alla commissione territoriale per i richiedenti asilo politico, che dovrà decidere se riconoscere o meno l’asilo in Italia. Le indagini proseguono per identificare gli organizzatori della rete che ha organizzato il sistema.

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