13 Maggio 2017

Lo sfogo del fratello di Lo Cascio alla manifestazione per chiedere più sicurezza: “Mi aspettavo di avere il sindaco più vicino” VIDEO


Una manifestazione per chiedere più sicurezza, ad un mese e mezzo dalla morte di Leonardo Lo Cascio, il portiere d’albergo ucciso davanti al Tribunale nel corso di una rapina di strada da parte di Abdelghani Ammari, reo confesso, arrestato pochi giorni dopo l’omicidio dai carabinieri mentre tentava di scappare in Marocco. Ad organizzare la manifestazione, tenutasi oggi pomeriggio in piazza del Comune, sono stati conoscenti e amici della vittima.
Il primo a parlare è stato Francesco Lo Cascio, il fratello di Leonardo, che ha accusato in maniera diretta il sindaco Biffoni: “Ha detto che c’erano degli accordi con la nostra famiglia sulla sua presenza al funerale, ma nessuno ha avuto accordi con lui e questo non va bene perchè l’istituzione più importante di Prato non è stata presente. Ho ricevuto dal sindaco qualche chiamata al cellulare ed è venuto a casa mia, ma mi aspettavo di averlo più vicino e di avere più conferme sulla sicurezza per me e per i cittadini di Prato, invece mi sa che si pensa solo al voto e niente più”.
Alla manifestazione, alla quale hanno partecipato una quarantina di persone, hanno aderito esponenti politici di Fratelli d’Italia e manifestanti del movimento di estrema destra Etruria 14, che hanno appeso uno striscione al colonnato della statua del Datini con la scritta “Immigrazione e criminalità hanno ucciso la città”.
La consigliera indipendente Marilena Garnier ha stigmatizzato l’assenza delle istituzioni e della sinistra in piazza. Intervenuti anche i consiglieri comunale dei 5 Stelle Silvia La Vita e Mariangela Verdolini.
Nel video le interviste e l’intervento del fratello di Leonardo Lo Cascio.

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