23 Maggio 2017

Province senza soldi, sit-in di protesta davanti alla Prefettura: “A rischio i servizi ai cittadini” FOTO


Le Province toscane rischiano il dissesto economico, con conseguenze pesantissime per i lavoratori, sia sul fronte delle retribuzioni che dell’occupazione, e per i servizi offerti ai cittadini: dalla manutenzione delle strade a quella delle scuole. Il motivo? Le risorse insufficienti che il Governo intende stanziare per la loro attività. A lanciare l’allarme sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl che per questo motivo hanno proclamato lo Stato d’agitazione a livello nazionale. Stamani, dalle 9 alle 11, sono in programma presidi di sindacati e lavoratori in ogni capoluogo della Toscana, davanti alle Prefetture, compresa quella di Prato dove stamani si è svolto un sit-in di protesta.

“Il decreto 50/2017 doveva essere l’occasione per mettere Province e Città metropolitane nelle condizioni di poter finanziare i servizi fondamentali dopo i numerosi tagli che si sono susseguiti negli ultimi anni, anche alla luce dell’esito del Referendum sulla riforma costituzionale dello scorso 4 dicembre” affermano i sindacati. “Ma lo stanziamento di 110 milioni di euro, a fronte dei 650 milioni necessari certificati da SOSE, comporterà in alcuni casi il protrarsi di situazioni insostenibili sul versante del mantenimento dei servizi, in altri non basterà ad evitare il dissesto degli Enti. Per tali ragioni – spiegano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – riteniamo fondamentale riprendere la nostra azione di pressione nei confronti di tutte le istituzioni e dei gruppi parlamentari per incrementare le cifre stanziate. Per questo abbiamo proclamato lo Stato d’agitazione di tutto il personale di Province e Città metropolitane con l’obiettivo di modificare il testo, in modo particolare, in merito alle necessarie garanzie sul mantenimento dei servizi ed a modificare l’ammontare delle risorse stanziate”.

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A.D.
A.D.
6 anni fa

Era meglio che fossero state abolite.Chiedono sempre soldi e i cittadini non ne hanno più.Per quanto mancano le risorse non vorrei che chiedessero nuove assunzioni,se fosse così andiamo a riprendere quel personale che è stato assunto in regione che non sapevano dove piazzarlo ed hanno creato grane per stipendi minori dei regionali.