30 Maggio 2017

Rendiconto di gestione 2016 approvato a maggioranza dal Consiglio comunale


Con 18 voti favorevoli, quelli del gruppo Pd, e 12 voti contrari (Movimento 5 Stelle, Energie per l’Italia, Forza Italia, Prato Libera e Sicura e il consigliere indipendente Emanuele Berselli), il Consiglio comunale ha approvato il rendiconto di gestione 2016. Come sottolineato dall’assessore al Bilancio, Monia Faltoni (nella foto), nel triennio 2014-2016 la spesa corrente del Comune è calata quasi del 6%, passando da 185.500.000 euro a 174.800.000. Rispetto all’anno scorso la spesa corrente è aumentata di 5,5 milioni di euro, ma ha una diversa composizione: calano le spese per il rimborso dei mutui contratti dal Comune e quelle di gestione, mentre aumentano quelle legate a servizi, scuola, sicurezza e sociale, sport e mobilità.
Le risorse tributarie 2016, pari a 142.686.000 euro, cioè 1,6 milioni in più rispetto al 2015, sono state reperite senza aumentare la pressione fiscale, ricorrendo al recupero dell’evasione: sull’Imu il recupero dell’evasione è passato da 4,3 milioni a 6,4 milioni di euro, mentre sulla Tari si registra 1,3 milioni in più, passando da 45 milioni di fatturazione nel 2015 a 46,3 milioni. L’aumento con l’emersione della base imponibile sulla Tari, dove si registra la maggiore evasione, è dovuta anche all’adozione di una diversa strategia sul recupero decisa dal Comune: scaduto il termine di pagamento non ci sono più gli avvisi, ma passati 6 mesi si passa all’ingiunzione da parte di Sori, accorciando e quasi dimezzando i tempi di recupero del credito.
A riprova della solidità del bilancio comunale pratese vi sono poi i due indicatori della liquidità e dei tempi di pagamento da parte dell’Amministrazione: il resoconto 2016 indica un aumento della disponibilità di cassa, attestandosi a 18.600.000 euro, mentre i pagamenti di debiti commerciali sono passati da 117 giorni del 2014 a 34 giorni.
Per quanto riguarda le spese in conto capitale per servizi ed interventi, sono quasi triplicate, passando da 7 milioni del 2014 a quasi 22 milioni nel 2016, mentre gli investimenti in opere pubbliche, tra scuola, sport, cultura, mobilità, sicurezza e altro, superano i 30 milioni.

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