27 Giugno 2017

Bilancio 2016, il Centro Pecci chiude con un utile di oltre 11mila euro, bene anche i visitatori VIDEO


Il 2016 per il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci si chiude col segno positivo. Dopo sei anni di lavori e tre di chiusura per la realizzazione dell’ampliamento e la riqualificazione del vecchio edificio Gamberini, il 16 ottobre scorso il Pecci ha riaperto i battenti con la mostra “La fine del mondo” e i numeri parlano chiaro: l’anno si è chiuso con un avanzo di gestione di oltre 11mila euro, gli investimenti totali effettuati al 31 dicembre scorso ammontano a 106mila euro. Ad avere la parte del leone la mostra inaugurale, costata in totale 1.140mila euro, di cui 918mila euro inseriti nella rendicontazione del 2016. I visitatori fanno segnare numeri da record: oltre 30mila persone – da tutta la Toscana, ma anche da varie parti d’Italia e dall’estero – hanno avuto modo di apprezzare il Centro Pecci , 6500 sono stati coloro che invece lo hanno frequentato in orario serale, tra le 18 e le 23. Da non sottovalutare gli incassi: dal 16 ottobre al 31 dicembre sono stati incassati oltre 122mila euro.

“In dieci anni la Regione e il comune hanno investito nel Centro Pecci 15 milioni di euro – ha spiegato Simone Mangani, assessore Comunale alla cultura – senza questi investimenti non ce l’avremmo fatta e il Pecci poteva rischiare di non riaprire i battenti. Il nostro compito è ora quello di riuscire a mantenere alta questa responsabilità, abbiamo la collezione più bella d’Italia e dobbiamo riuscire a valorizzare questo patrimonio”

Di seguito un estratto dell’intervista a Irene Sanesi, presidente della Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana (la Fondazione, costituita nel 2015, da marzo 2016 ha preso in carico l’azienda museo, diventando l’ente gestore del Centro).

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