15 Giugno 2017

Dalle opere liriche ai concerti jazz e di musica classica: digitalizzato l’archivio audio e video del Metastasio


Il progetto Archivi dello Spettacolo 2016-2018, un programma triennale di censimento, salvaguardia, tutela e valorizzazione della documentazione archivistica dello spettacolo in Toscana, è promosso dalla Regione Toscana con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana. Si articola in tre distinte azioni nel triennio 2016/2018 e si propone il recupero e la digitalizzazione dell’archivio audio e audio-video della Fondazione Teatro Metastasio di Prato, la ricognizione e il censimento degli archivi di otto compagnie teatrali toscane, la pubblicazione su web dell’inventario dell’Archivio di Andrés Neumann, conservato presso il Centro Culturale “Il Funaro” di Pistoia, e la sua valorizzazione attraverso la produzione di due opere documentarie basate su materiali d’archivio. Grazie a una convenzione stipulata con la Regione, la Fondazione Teatro Metastasio è capofila del progetto.

La prima azione, iniziata nel 2016, ha riguardato gli archivi audio del Metastasio, giungendo a selezionare un centinaio di registrazioni di concerti e spettacoli programmati al Metastasio tra il 1964 e il 1973. Già con l’opera lirica Il trovatore, che riaprì nel 1964 il teatro dopo un lungo lavoro di restauro, il teatro ha tenuto testimonianza di molti concerti che hanno segnato la storia, con una particolare presenza di concerti jazz e di musica classica. Si è così accumulato un vero patrimonio culturale che spazia dai concerti di Ella Fitzgerald, Duke Ellington, Ray Charles, Dizzy Gillespie, Charlie Mingus, Oscar Peterson, Dave Brubeck, a quelli di classica di Arturo Benedetti Michelangeli, Svjatoslav Richter, Nikita Magaloff, Rudolf Firnusky, Maurizio Pollini, Alexis Weissenberg, Rudolf Firnusky e ai recital di Josephine Baker, Miriam Makeba, Amalia Rodrigues o ai concerti di Mikīs Theodōrakīs. L’elenco di queste bobine, inserito in ArDes, un programma informatico di schedatura delle risorse documentarie secondo gli standard archivistici, ha costituito la base per la digitalizzazione che è stata realizzata in collaborazione con la Scuola Normale Superiore di Pisa, utilizzando le competenze e le apparecchiature del laboratorio di linguistica dell’Istituto pisano dove si stanno digitalizzando circa 80 bobine audio. I risultati di questo lavoro sono in continuo aggiornamento ed è possibile seguirli attraverso la pagina facebook Archivio Memoria MET. Dopo questa prima fase prettamente tecnica, entro il 2018 questo patrimonio storico sarà consultabile su web grazie alla produzione e pubblicazione di un archivio digitale per la conservazione a lungo termine, dotato di metadati descrittivi e gestionali.

Alla scorsa edizione del Salone Internazionale del libro di Torino, nel padiglione della Regione Toscana, è stato possibile ascoltare un breve estratto del concerto che il M° Maurizio Pollini e l’Orchestra Sinfonica della Rai ha tenuto al Metastasio il 7 giugno 1966 e il concerto del quartetto The circle composto da Anthony Braxton, Chick Corea, Dave Holland, Barry Altschul del 1971.

La seconda azione è legata alla individuazione di otto archivi di compagnie teatrali toscane per un censimento sull’attività di teatro e danza nella nostra Regione. In accordo con Regione e Soprintendenza si è deciso di iniziare dalle compagnie Virgilio Sieni, Lombardi-Tiezzi e Krypton. Il Metastasio ha chiesto loro la disponibilità ad aprire i propri archivi e, attraverso il lavoro di esperti archivisti, si è cominciato a censire la tipologia, la quantità dei pezzi e le condizioni dei materiali legati alla storia di queste compagnie. Il progetto proseguirà nel secondo semestre 2017 con altre cinque compagnie, i cui archivi faranno parte di questo primo nucleo di attività.

La terza azione viene condotta dal Centro Culturale “Il Funaro” di Pistoia ed è legata all’archivio di Andrés Neumann. Nel 2016 è stata realizzata la revisione e l’integrazione della descrizione dell’archivio importata da Arianna su ArDes; la creazione di indici e di collegamenti relazionali interni; la digitalizzazione dell’archivio fotografico e la schedatura informatizzata. Nel 2017 i materiali dell’archivio Neumann hanno trovato valorizzazione e utilizzazione nella produzione del Cine Documentario Pina Bausch a Roma di Graziano Graziani, mentre nel 2018 saranno alla base della la produzione del Teatro Documentario Palermo Palermo di Pina Bausch, a cura di Massimiliano Barbini.

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