13 Giugno 2017

Manifatturiero: export in aumento del 3,1%, ma non per tutti i settori


Positivo nel primo trimestre 2017 l’andamento delle esportazioni manifatturiere dell’area Lucca-Pistoia-Prato, che aumenta del +3,4% in valori rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso. Le vendite all’estero di prodotti manifatturieri dell’area avevano concluso il 2016 in rallentamento, con una variazione pari a -1,1% sul 2015. Le esportazioni di beni dell’area, che valgono nel 1° trimestre dell’anno 1,7 miliardi di euro, hanno registrato in questo trimestre un andamento peggiore rispetto ai risultati del manifatturiero sia regionale (+9,6%) che nazionale (+9,7%).

​Prato

I dati

L’export manifatturiero pratese ha registrato nel primo trimestre 2017 una crescita del +3,1% rispetto allo stesso periodo del 2016. A livello settoriale, non positiva la partenza del tessile che in aggregato subisce una diminuzione del -1,1%. All’interno del tessile, più pesanti i filati con una contrazione pari a -3,8%. I tessuti (ortogonali, a maglia, speciali e tecnici) confermano sostanzialmente il livello del primo trimestre 2016 con una variazione del -0,3%. Ancora in forte avanzamento l’export di abbigliamento (confezioni e maglieria) che dopo aver messo a segno un +8,8% per l’intero 2016, aumenta anche nel primo trimestre del +10,8%; stabile l’export di macchinari e apparecchi, comprensivo del settore meccanotessile, che dopo un significativo +17,2% annuale nel 2016, aumenta del +1,1%, mentre i settori aggregati della chimica-plastica aumentano nel primo trimestre del +9,8%.

Il commento del vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Andrea Tempestini

“Il dato più significativo dell’export pratese del 1° trimestre 2017 è indubbiamente la prestazione del settore abbigliamento, che, rappresentando da solo un terzo delle esportazioni del territorio, porta il dato complessivo a + 3,1%. Per quanto riguarda il tessile, i risultati dei tessuti possono dirsi soddisfacenti, dato che il confronto avviene con un 1° trimestre 2016 che fu positivo. Col segno meno, invece, i filati, che risentono della comparazione con stagioni di crescita molto elevata. Significativo infine il risultato di un settore come la chimica-plastica, che in effetti conta nel territorio pratese alcune realtà aziendali interessanti.”

Lucca

I dati

L’export manifatturiero lucchese nel primo trimestre dell’anno inverte la fase negativa del 2016 (-5,6%) con un +3,6% complessivo rispetto al 1° trimestre dell’anno scorso.

A livello dei settori, positivo quello della carta e prodotti di carta con 237,3 milioni di euro esportati, in crescita del +1,7% sul 1° trimestre 2016. Cambiano segno le esportazioni di macchinari e apparecchi, che avevano concluso il 2016 con un aumento del +9,0% rispetto al 2015, con un -10,3% nel primo trimestre 2017 rispetto al 2016. Ancora flessione per l’alimentare con un tendenziale del -7,2%, dopo la variazione annuale 2016 a -2,9%, e anche per il lapideo, che chiude il 1° trimestre a -13,2% rispetto allo stesso periodo 2016. La nautica di Viareggio invece aumenta le vendite all’estero del +81,6% rispetto al primo trimestre 2016, determinando il maggior contributo provinciale all’aumento delle esportazioni nel trimestre; è da ricordare che la variazione delle esportazioni di navi e imbarcazioni per intervalli temporali inferiori all’anno risente delle oscillazioni dovute ai cicli di produzione più lunghi e naturalmente irregolari rispetto ad altri settori (la nautica aveva chiuso il 2016 a -27,4%). Le apparecchiature di cablaggio aumentano l’export del +46,3%, e anche le vendite all’estero di metalli di base e prodotti in metallo segnano un +24,7% rispetto allo stesso trimestre 2016, così come gli articoli farmaceutici, chimico-medicinali (+26,3%). Prosegue invece la contrazione per i settori della moda del territorio lucchese (tessile, abbigliamento, calzature, pelletteria) che dopo un 2016 chiuso a -11,3% mettono a segno un ulteriore -11,8% nel 1° trimestre , diminuzione da attribuire soprattutto al contributo negativo del comparto calzature e pelletteria.

Il commento del presidente di Confindustria Toscana Nord Giulio Grossi

“Nell’andamento dell’export lucchese è da segnalare la prestazione positiva del settore cartario: l’incremento è significativo sia perché arriva dopo un 2016 con segno negativo, per quanto contenuto, sia per la grande rilevanza del settore, che a Lucca rappresenta oltre un quarto della quota complessiva dell’export. I risultati clamorosamente positivi della nautica di Viareggio rispettano quanto la nostra associazione aveva colto nella sua indagine congiunturale e confermano l’andamento necessariamente discontinuo di un settore i cui prodotti hanno un costo unitario molto elevato. Un aspetto, questo, che incide anche su macchinari e apparecchi, il cui dato negativo non è necessariamente un segnale critico. Le imprese del settore, oltretutto, stanno lavorando anche per il territorio stesso, data la propensione all’innovazione delle imprese manifatturiere lucchesi.”

Pistoia

I dati

Nel primo trimestre 2017 le esportazioni di manufatti pistoiesi sono aumentate del +3,2% in valori rispetto allo stesso periodo 2016. La moda, che costituisce la voce settoriale più consistente dell’export industriale pistoiese, registra forti differenze all’interno delle categorie merceologiche; bene le esportazioni di abbigliamento (+8,9%) e calzature (+3,2%), negativi i risultati per il tessile (-2,5%), pelletteria, pellicceria (-12,0%). Le vendite all’estero di macchinari e apparecchi sono aumentate del +35,7% rispetto al 2016 (il maggior contributo in valori alla crescita delle esportazioni del trimestre). Sono cresciute anche le esportazioni di prodotti alimentari (+10,2%), mentre si contrae ancora l’export del mobile (-10,5%, che nel 2016 aveva chiuso a -7,0% rispetto all’anno precedente). Continua l’avanzamento della chimica, plastica e farmaceutica (+27,4% annuale nel 2016) con un +11,8% rispetto al primo trimestre 2016; i mezzi di trasporto (locomotive comprese) aumentano del +43,0%.

Il settore florovivaistico, molto importante per l’economia provinciale, nel primo trimestre ha esportato piante vive per 99 milioni di euro (+11,2% rispetto al primo trimestre 2016); florovivaistica e settore manifatturiero assieme mettono a segno nei primi tre mesi dell’anno un aumento delle esportazioni del +5,2%.

Il commento del vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Daniele Matteini

“Il risultato del primo trimestre è ampiamente positivo per molti settori trainanti dell’industria pistoiese, il che dimostra come le nostre aziende stiano agganciando la ripresa. Macchinari, apparecchi e mezzi di trasporto, in particolare, segnano risultati di tutto rispetto, così come l’alimentare e la chimica, plastica e farmaceutica. Siamo fiduciosi che alcuni aspetti non pienamente soddisfacenti, in parte legati a fattori di breve periodo e in parte relativi a settori specifici, possano trovare una soluzione nei prossimi mesi. I dati confermano che a Pistoia esistono realtà industriali importanti, in grado di confrontarsi con i migliori riferimenti a livello internazionale. Si tratta di un patrimonio su cui occorre investire, anche collettivamente, in un ottica di crescita complessiva del territorio.”

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