14 Giugno 2017

Porta a porta al 68% e il Macrolotto Zero è virtuoso. Il Comune aumenta i passaggi degli operatori Alia e le multe contro le discariche


Nove addetti al porta a porta in più per rimediare ai conferimenti sbagliati ed evitare l’accumulo di discariche nelle strade e nelle corti condominiali, ma anche un giro di vite sui controlli: nei primi 5 mesi di quest’anno il lavoro dei 12 ispettori ambientali Alia ha portato a 213 multe (l’importo medio è 115 euro), contro un centinaio di sanzioni fatte nell’intero 2016.
Comune ed Alia hanno censito 70 condomini (sui 3596 presenti a Prato) che non rispettano le norme del porta a porta: si tratta di immobili sparsi in varie parti della città, con casi di rilievo al Soccorso e al Macrolotto Zero, nei quali proseguirà l’opera di dialogo e mediazione culturale, coinvolgendo gli amministratori di condominio.

La sorpresa Macrolotto Zero 
Proprio dal quartiere a più alta presenza cinese arriva una buona notizia: la raccolta differenziata, che qui è giunta per ultima lo scorso inverno, fa segnare percentuali tra il 70 e il 77%, superiori a molte altre zone, fra cui il centro storico dove si oscilla tra il 60 e il 65% (la media pratese è oggi al 68%, ovvero il 18% in più dell’anno scorso secondo i nuovi metodi di calcolo dettati dalla legge regionale, mentre con il vecchio sistema si supererebbe il 73%) .

“Al Macrolotto Zero ci sono molti negozi e uffici che conferiscono correttamente alti quantitativi di carta e plastica – spiegano Luca Silvestri e Claudio Bertini di Alia -. Occorre vedere se questo dato sarà confermato: storicamente quando viene introdotto il porta a porta la risposta all’inizio è positiva e con il passare del tempo assistiamo a un arretramento”.

Nei sacchi neri non solo scarti tessili, ma anche rifiuti urbani
Quanto alle discariche di sacchi neri in città, nel 2015 sono state raccolte 1100 tonnellate di rifiuti, nel 2016 si sono ridotti a 680 tonnellate, e nel 2017 si assiste ad una nuova crescita: in soli 5 mesi sono state recuperate 502 tonnellate. Un fenomeno che può essere spiegato con la deassimilazione dei rifiuti tessili da quelli urbani, ma si registra anche l’abbandono di immondizia “domestica” in zone produttive, fenomeno che fa pensare a conferimenti illeciti da parte di capannoni-dormitorio che prima utilizzavano i cassonetti rimasti in città.
La deassimilazione dei rifiuti tessili ha riportato Prato nella media nazionale per produzione di rifiuti pro capite: dal secondo posto in Italia con 708 chili a testa, si scenderà quest’anno a 581 kg pro-capite, proprio grazie alla raccolta e smaltimento separato degli scarti tessili. Anche gli sforzi compiuti dai cittadini nel fare la raccolta differenziata producono risultati: da gennaio a maggio l’indifferenziato è diminuito di 13 mila tonnellate, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Cresce la raccolta differenziata
Al febbraio 2017 la raccolta differenziata ha raggiunto quota 73,18% registrando un aumento del 17,3% rispetto allo stesso periodo del 2016. Se si applicano i nuovi metodi di conteggio regionali, la differenziata sfiora il 68% e l’incremento è del 18%. Comunque è una crescita dovuta a due fattori: la riduzione di oltre 5mila tonnellate di rifiuto urbano (da 11mila a quasi 6mila t) e l’aumento della differenziata di 1.658 tonnellate. Questo è stato reso possibile dal completamento del porta a porta (+40mila utenti) e dalla deassimilazione degli scarti di lavorazione.
Per aspettarsi una riduzione delle bollette domestiche è però ancora presto: Comune ed Alia dovranno fare i conti tra variazione di costi e ricavi a seguito della deassimilazione, che per le aziende porterà all’esenzione della Tari, visto che il servizio di gestione dei rifiuti è stato di fatto aperto al mercato.

Per migliorare il servizio il Comune intende arrivare in tempi brevi a realizzare uno dei tre centri raccolta rifiuti previsti sul territorio, quello di piazzale Abbè Pierre vicino a via Reggiana, in modo da agevolare i cittadini che hanno bisogno di conferire dei rifiuti, divisi per tipologia, in giorni diversi da quelli di raccolta porta a porta.

Il centro storico: novità in arrivo
Un discorso a parte merita il centro storico, in cui la raccolta differenziata oscilla tra il 60 e il 65%: andando incontro alle richieste dei commercianti e dei pubblici esercizi, Alia nelle via interessate dalla movida ha anticipato gli orari del porta a porta al pomeriggio, impegnandosi al ritiro entro le 19,30.

La proposta per il 2018 da parte del gestore, cercando di armonizzare le varie esigenze e risolvendo le eventuali criticità, in accordo con le associazioni di categoria, sarà quella di far coincidere gli orari della raccolta, in modo da diminuire i passaggi, che ora si moltiplicano durante la giornata, tra utenze domestiche e aziende, con conseguenti rumori e altri disagi.

Per migliorare la quota di raccolta differenziata, Comune e Alia stanno completando un aggiornamento del “censimento” dei residenti: l’ultima ricognizione sulle presenze è del 2009 e i nuovi inquilini saranno sensibilizzati alle regole del porta a porta.

Le dichiarazioni

«A fronte di una situazione con diverse criticità oggettive, dovute ai grandi cambiamenti appena entrati in vigore, Alia ha da subito messo in campo una professionalità e una prontezza nella gestione del servizio davvero encomiabili – ha sottolineato il vicesindaco Faggi – Abbiamo un direttore dell’area pratese e gli stessi operatori che ci lavoravano in Asm, siamo quindi soddisfatti di come viene svolto il servizio. Le difficoltà che ora oggettivamente sono sul territorio non sono quindi certo da imputare al nuovo gestore. Abbiamo chiesto comunque l’aumento dei controlli e del personale addetto, ma questo deve accompagnarsi ad un’attività di “educazione” al corretto smaltimento e la responsabilizzazione di tutti i cittadini per poter garantire uno smaltimento efficace e un’alta percentuale di differenziazione, elementi che avranno poi effetti positivi per l’abbassamento dei costi della tariffa».

«La chiusura del cerchio sul servizio di porta a porta e la deassimilazione dei rifiuti tessili, in un distretto industriale come Prato, ha determinato delle criticità oggettive che ci siamo trovati a dover affrontare, anche al di là di quello che ci aspettavamo – spiega il direttore terriale di Prato Silvestri – Abbiamo  comunque risposto con l’intensificazione dell’attività di servizio e dei controlli, con più passaggi contro gli abbandoni di rifiuti».

«Il nostro obiettivo e quello di Alia è migliorare il servizio dove ci sono delle criticità – aggiunge l’assessore all’Ambiente Alessi – e aumentare i controlli contro abbandoni, conferimenti impropri, rispetto delle regole da parte di tutti e anche pagamenti, in modo da premiare i cittadini che si comportano correttamente e dare una maggior percezione di decoro urbano e di minore degrado».

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Duilio
Duilio
6 anni fa

Non è che i dati vi sono stati manomessi da un hacker di quelli buoni? Macrolotto zero virtuoso? Su quale pianeta?