26 Giugno 2017

Prato, i top sponsor fanno un passo indietro: ufficiali le dimissioni del consigliere Alessandro Sanesi: ” Non ci sono i presupposti per proseguire”


La maggioranza azionaria dell’Associazione Calcio Prato sta per tornare alla famiglia Toccafondi. Le dimissioni irrevocabili dal consiglio d’amministrazione della società biancazzurra del consigliere e motore pulsante dei top sponsor Alessandro Sanesi certifica il passo indietro di Orgoglio Pratese, società nella quale confluiva la raccolta pubblicitaria di Prato Feels e Cardato riciclato, che non versando entro il trenta di giugno gli €800.000 pattuiti nelle casse dell’A.C. Prato perderà il 51% delle quote azionarie e tornerà al 5%, con il conseguente ritorno alla maggioranza azionaria della famiglia Toccafondi. Il consigliere Alessandro Sanesi ha comunicato le proprie dimissioni con una lettera aperta che ha voluto chiarire per l’ennesima volta i motivi della rinuncia a proseguire il rapporto. Ecco il testo della comunicazione:

“Voglio ringraziare le 100 aziende che ho orgogliosamente rappresentato e che hanno permesso, dopo 37 anni, il cambiamento della dirigenza ed un progetto moderatamente ambizioso e strutturato; compatibilmente al budget non certo stellare, ma decisamente migliore rispetto agli ultimi campionati.

Oggi purtroppo dobbiamo registrare fatti incontrovertibili che non ci permettono di proseguire nel nostro progetto:

L ‘incompatibilità di parte della citta’ con la presenza nei quadri societari della famiglia toccafondi, se pur in minoranza.

L ‘ impossibilità di raggiungere nuovamente il budget conseguito, e quindi il dover rivedere al ribasso la ambizioni per la stagione prossima.

L’ insensibilità di gran parte della citta’ alle vicende del Prato calcio, il vizio di investire su tutto quanto non sia pratese, il pensare che esser pratesi e investire a Prato sia riduttivo o di serie b .

Noi abbiamo provato a risvegliare quel poco di orgoglio di esser pratesi rimasto, ma alla fine dopo 5 anni, ci ritroviamo li, sempre gli stessi ,qualche pacca sulle spalle ma niente di concreto.

Non posso chiedere ancora sacrifici a quel gruppo di persone che hanno quasi interamente finanziato il campionato scorso. Che la citta’ si svegli e si prenda il posto che merita . Sempre che lo meriti.

Con immenso dispiacere, dopo 4 campionati e oltre 1 milione di euro investiti, di cui oltre 500mila solo quest’anno, i brand “prato feels/cardato riciclato pratese”‘ che hanno rappresentato le oltre 100 aziende, non saranno più sulle maglie del Prato calcio per la stagione 2017/18.
Saremo comunque sempre pronti a scendere nuovamente in campo per supportare qualsiasi progetto che possa dare nuova ambizione e slancio .

Auguro a chi proseguirà alla guida del Prato di darci finalmente soddisfazioni che mancano da troppo tempo.

Forza Prato sempre e comunque.

Sanesi Alessandro

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Pisolo
Pisolo
6 anni fa

Ma il vizio di non investire su cio’ che e ‘ pratese mi sembra l’abbia acquisito anche Sanesi, visto che vuol smettere di dare il suo contributo alla sponsorizzazione societaria. Le motivazioni di questo passo indietro mi sembrano discutibili o per lo meno alcune di esse , perche’ se e’ comprensibile che di questi tempi sia oneroso lo sforzo economico, assai meno convincente e’ la motivazione della insofferenza della citta’ nei confronti della famiglia Toccafondi ,anche perche’ quest’ulltima con l’operazione orgoglio pratese era stata messa in minoranza.D’altronde la stessa famiglia che aveva sostenuto l’onere dell’ iscrizione al campionato aveva anche accettato di divenire minoranza per una cifra minore di quella pattuita. L’insofferenza verso la famiglia Toccafondi si sarebbe dissolta o si dissolverebbe se si facesse un campionato di vertice.Ma il campionato di vertice non si fara’ mai se chi dice di voler aspirare a qualcosa di piu’ ambizioso e’ il promo a tirarsi indietro! Non si fa cosi’ caro Sanesi!

tucatuca
tucatuca
6 anni fa

Sanesi se mi dici che l’onere economico non lo reggete piu’,cio è comprensibile se affermate di ritirarvi per l’insofferenza della citta’ verso i Toccafondi, mi sembra che questa affermazione faccia ridere i polli: contribuite a fare una squadra competitiva e vedrete che l’insofferenza verso i Toccafondi si dissolvera’ come neve al sole, d’altronde con tutti i limiti di questi soggetti, essi hanno accettato di cedere la maggioranza del pacchetto societario per una cifra inferiore a quella pattuita e voi che avevate il 51% avevate le mani libere per fare quello che volevate. A me sembra che accusare di esterofilia le forze economiche della citta’ e poi tirarsi indietro non sia un comportamento coerente!