22 Luglio 2017

Bilancio, l’opposizione abbandona l’aula al momento del voto


Il consiglio comunale sul bilancio ha diviso l’aula.
I consiglieri di opposizione hanno abbandonando l’aula e la seduta è stata sospesa e poi chiusa mentre era al voto la manovra sugli equilibri di bilancio. Mancando il numero legale la delibera andrà al voto in un prossimo consiglio comunale: “E’ facile scappare di fronte alle proprie responsabilità, dopo aver lasciato un disavanzo enorme – ha commentato l’assessore al Bilancio Monia Faltoni -. Al momento del voto erano rimasti solo 4 consiglieri di centro destra e 2 del Movimento 5 stelle. All’improvviso la decisione di andarsene. Soprattutto da parte di chi governava negli anni in cui il disavanzo è stato prodotto questo atteggiamento è stato irrispettoso del proprio ruolo e dei cittadini, soprattutto nei confronti di chi li ha eletti come propri rappresentanti. Incomprensibile poi l’atteggiamento dei consiglieri del Movimento 5 Stelle che evidentemente sono usciti non per motivi di merito ma per imitazione” ha aggiunto Faltoni.
“Altro che “tesoretto Consiag” che Cenni si vantava di averci lasciato in eredità, la Giunta Cenni ci ha lasciato un buco di bilancio di 36 milioni di euro che ancora oggi la città continua a pagare. Ai 14 milioni di disavanzo ordinario, si aggiungono 22 milioni di disavanzo straordinario da risanare” ha spiegato Faltoni per illustrare la manovra correttiva che il Consiglio comunale era chiamato a votare, facendo luce sulle richieste della Corte dei conti: “Nei prossimi tre anni dobbiamo risanare il disavanzo ordinario, ovvero 14 milioni che già mancavano dal bilancio 2012, mentre nei prossimi 28 anni il Comune di Prato deve risanare 22 milioni di disavanzo straordinario legati alle norme sull’armonizzazione, un provvedimento già messo in atto dall’Amministrazione a partire dal 2015. I regali della giunta Cenni non finiscono qui. Dobbiamo pagare oltre 5 milioni di spese legali a seguito della sentenza della Corte di Appello di Londra sugli Swap, delle quali 2,5 milioni entro il 31 luglio”.
“Ha certamente un bel coraggio l’Assessore Faltoni nel dichiarare che non accetta consigli dall’opposizione. Forse non si ricorda che per mano del suo partito di appartenenza, la Città si è trovata costretta a sottoscrivere un’operazione di finanza spericolata come gli swap che ha portato alla situazione odierna – ha risposto Antonio Longo per i gruppi di opposizione Energie per l’Italia, Forza Italia, Prato Libera e sicura e Prato con Cenni – Ha continuato il dibattito in Consiglio dichiarando che i nostri contributi sono “inopportuni” e che i bilanci approvati dalla nostra Giunta sono “pieni di buchi”. Sono dichiarazioni forti, offensive e degne di chi, evidentemente, non ha argomenti per affrontare le questioni tecniche da noi riportate a gran voce. Per questo abbiamo abbandonato l’aula. È stato un fatto grave e assolutamente deprecabile da parte di chi dovrebbe fare gli interessi della Città e non attaccarsi a offese di carattere personale non sapendo argomentare.
Il Partito Democratico ha dichiarato peraltro che le operazioni di SWAP sono state contratte giustamente, perché “in quel periodo tutti contraevano contratti di quel tipo” prendendo forzatamente le parti dei loro compagni di partito.
L’Assessore Faltoni comunque ha dimostrato ancora una volta la sua incompetenza e inappropriatezza e il PD ha dimostrato di essere in seria difficoltà non avendo avuto la possibilità e i numeri per approvare la delibera con oggetto gli equilibri di bilancio.
Ci sentiamo peró di dare un suggerimento all’assessore Faltoni, anche se lei ha avuto la presunzione di affermare di non aver bisogno dei nostri consigli: ad inizio legislatura ebbe a dire che non conosceva le materie di bilancio ma che avrebbe studiato. Evidentemente ha studiato poco”.

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