19 Luglio 2017

Incidenti in calo, ma con più feriti. 126 multe al giorno per divieto di sosta durante la pulizia strade: il bilancio della polizia municipale


Contrasto allo spaccio e al degrado; controlli agli affittacamere abusivi che si sono moltiplicati dopo la diminuzione del fenomeno delle fabbriche dormitorio. Ma anche lotta ai reati ambientali e al trasporto illegale degli scarti di rifiuti, fenomeno nel quale un’indagine in corso fa emergere il coinvolgimento di organizzazioni criminali di stampo mafioso. Sono questi e altri i campi di intervento della polizia municipale di Prato, che ha tracciato un bilancio dei primi sei mesi di attività. Le notizie di reato trasmesse in Procura sono 300, 80 i sequestri penali, otto gli arresti effettuati, oltre a 500 stranieri identificati.

 

Incidenti in leggero calo, ma aumentano feriti e vittime della strada
Gli agenti provvedono ai rilievi di tutti gli incidenti sul territorio comunale: 712, nel primo semestre di quest’anno, in leggero calo (-6,3%) rispetto ai 760 dello stesso periodo del 2016, ma con una maggiore incidenza di feriti (413 rispetto a 379) e morti (3 anziché 2).
Tra le cause dei sinistri: la velocità eccessiva (222 casi accertati, rispetto ai 178 di inizio 2016), l’omessa precedenza (un centinaio di casi) e la mancata distanza di sicurezza (in 16 sinistri). Ma sempre più frequenti sono le distrazioni per l’uso del cellulare alla guida. Per questo il Comune, dal 1 di giugno, ha messo in campo i controlli in borghese moto-montati, che in un mese hanno portato a 50 sanzioni, facendo salire a 107 il computo delle multe per questo tipo di infrazione nel primo semestre di quest’anno (erano 73 nell’analogo periodo 2016).
81 mila multe in sei mesi
Nel complesso, i verbali al codice della strada sono in leggera crescita: 81.285 rispetto al primo semestre 2016 quando si superarono di poco le 80.000 sanzioni. Diminuiscono le infrazioni rilevate da autovelox e varchi elettronici. Aumentano drasticamente le multe per divieto di sosta legate alla pulizia della strada: dalle 10.515 del primo semestre 2016 si è passati alle 22.694. Al raddoppio hanno contribuito gli ausiliari del traffico, assunti lo scorso anno e fautori di quasi 18 mila multe.

Tra i comportamenti incivili sanzionati c’è anche la sosta negli spazi invalidi (246 multe rispetto alle 218 del primo semestre 2016 e alle 627 chiamate in un anno di persone che segnalano l’occupazione indebita). I 4 semafori cittadini provvisti di photored hanno multato in sei mesi 577 automobilisti, rispetto ai 726 di inizio 2016. Diminuiscono anche i veicoli sprovvisti di copertura assicurativa, dopo il giro di vite che ha portato a sequestrarne, grazie alla lettura automatica delle targhe, anche 1300 in un anno.

 

“Abbiamo un corpo di Polizia Municipale numericamente ancora insufficiente, ma qualitativamente di grande livello anche in confronto con la media dei Comuni italiani – spiega il sindaco Matteo Biffoni -. La formazione dei nostri agenti e il loro impegno sono i punti di forza di un corpo che riesce a dare risposte in diversi ambiti. I cittadini non dovrebbero mai dimenticare che questo non è scontato: la Municipale di Prato fa molto di più rispetto a quanto fino a pochi anni fa era richiesto e necessario, con risultati notevoli e sempre in stretta collaborazione con le Forze dell’ordine”. Il sindaco lancia anche un appello al senso civico dei cittadini: “Guardano i numeri delle chiamate e degli interventi è evidente come tanto lavoro è legato banalmente all’inciviltà: penso alle quasi 5mila soste irregolari all’anno, alle 627 chiamate per occupazione illegittima degli spazi per invalidi, all’abbandono dei rifiuti, all’uso del cellulare alla guida. Ecco, con più rispetto delle regole da parte di tutti, potremmo impegnare gli agenti al contrasto di attività criminose e avere più sicurezza e decoro”.

Il comandante Andrea Pasquinelli ha sottolineato come le azioni delle unità operative siano trasversali: “Tutte le attività sono integrate e i reparti lavorano gomito a gomito se pure con le diverse specializzazioni. La collaborazione è poi stretta con tutte le Forze dell’ordine, sia negli interventi interforze sia nella condivisione di dati e problematiche. Un rapporto assolutamente paritetico e, aggiungerei, di amicizia”.

 

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