18 Luglio 2017

Mette le telecamere in casa per controllare gli spostamenti della moglie: misura cautelare per il marito geloso


Accecato dalla gelosia, non consentiva alla moglie di uscire di casa da sola, la offendeva e maltrattava in presenza dei figli, e aveva installato delle telecamere nell’abitazione per controllare i suoi spostamenti. L’uomo, un 48enne pakistano, è stato allontanato dal tetto coniugale con divieto di avvicinamento alla famiglia, un provvedimento emesso dal pm Valentina Cosci e notificato dalla sezione di polizia giudiziaria della municipale di Prato, a cui si è rivolta la donna, una connazionale di qualche anno più giovane del marito.
La coppia ha tre figli minori, di cui l’ultimo nato in Italia otto anni fa dopo che i due coniugi si erano ricongiunti a seguito di una separazione avvenuta in Pakistan.
In Italia però il 48enne si è convinto che la donna lo tradisse mentre lui era al lavoro, come traduttore in ambito commerciale. Un’ossessione che lo ha portato a scenate nei confronti della moglie, presa a male parole e spintonata più volte davanti ai figli. La coniuge non poteva avvicinare nessuno, neppure i condomini, e anche per andare a fare la spesa doveva essere accompagnata dai bambini. Un quadro di isolamento sociale e di restrizioni che alla lunga ha spinto la donna a rivolgersi a un avvocato e alla polizia municipale. Dopo aver acquisito la denuncia e compiuto altri accertamenti, la squadra di pg della polizia municipale ha convocato il 48enne, incensurato, e gli ha notificato il divieto di avvicinamento alla casa dove viveva con la moglie e i figli.

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