25 Luglio 2017

Nuovi ospedali, la Regione risponde alla Corte dei Conti: “Il project financing procedura trasparente e innovativa”


L’operazione di finanziamento e gestione dei quattro nuovi ospedali di Massa, Lucca, Pistoia e Prato in project financing è stata stipulata sulla base della legge 109/1994 che non poneva alcun limite alla contribuzione pubblica. Lo precisa, in una nota, la Regione Toscana toscana in risposta a quanto espresso dalla Corte dei conti in merito all’operazione, secondo la quale non si configurerebbe come un vero project financing, in quanto la percentuale di contributo privato che ha finanziato la realizzazione dei nuovi nosocomi sarebbe inferiore al 50%. Sulle tesi della Corte dei conti, in risposta alle domande dei cronisti, è intervenuto oggi anche il governatore toscano Enrico Rossi esprimendo disappunto per il rilievo. La Corte dei Conti, si legge ancora, somma al costo sostenuto dal pubblico per la costruzione dei quattro ospedali (pari a 359,16 milioni) il valore dei servizi acquisiti dal concessionario (quali mensa degenti e personale, lavaggio e noleggio, manutenzioni, pulizie, gestione del verde etc.) per tutta la durata della concessione. Ciò sembrerebbe voler identificare in tale componente una sorta di costo aggiuntivo dell’operazione di project. La Regione precisa che è una caratteristica del project financing proprio l’affidamento al privato, oltre che della costruzione dell’opera, quella di alcuni servizi in fase di gestione, che, in assenza del project, si sarebbero comunque dovuti acquisire dal mercato. L’Autorità vigilanza contratti pubblici (ora Anac) ha esaminato tutta la procedura deliberandone la correttezza nell’anno 2012 e i quattro ospedali, entrati in funzione in tempi sostanzialmente in linea con quanto programmato, costituiscono una delle principali innovazioni del sistema sanitario regionale degli ultimi anni che consentono e consentiranno di offrire cure moderne e di qualità ai cittadini della Toscana. La procedura di project financing in esame costituisce, infine, il primo caso in Italia, e probabilmente uno dei pochi in Europa, che ha “messo insieme” in un’unica procedura la realizzazione e la gestione di più presidi ospedalieri di differenti aziende con vantaggi economici.

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