17 Luglio 2017

Tre imputati a processo dopo 17 anni dai fatti contestati: uno nel frattempo potrebbe essere morto


Si sa che i tempi della giustizia sono lenti, ma il processo in corso al Tribunale di Prato a carico di tre imputati per spaccio di droga rischia di far segnare un record: i fatti loro contestati risalgono infatti al 2000. I tre imputati erano stati coinvolti nell’inchiesta “Operazione patchwork”, che nel 2001 portò in carcere 23 persone tra Prato, Montemurlo ed Ercolano, accusate di trafficare cocaina dietro la copertura del commercio di stracci. In un primo momento, i tre imputati – 50 anni, 71 anni e 38 anni, difesi dagli avvocati Terranova, Malerba e Febbo, e Paoletti – furono chiamati a rispondere di associazione a delinquere; un’accusa che fu stralciata, per cui la direzione distrettuale antimafia rimandò gli atti alla Procura di Prato. La richiesta di rinvio a giudizio, da parte del pubblico ministero Eligio Paolini fu fatta poco prima del suo trasferimento alla Procura di Firenze, tre anni fa. Il processo, alle battute iniziali, si giocherà soprattutto sulle intercettazioni ambientali, la cui trascrizione è stata oggetto di perizia nel procedimento, già definito, a carico di Pietro Cozzolino. Le parti dovranno valutare se quella perizia può essere acquisita nel processo, oppure se sarà necessaria una nuova perizia. Da verificare anche un’altra circostanza ancora più importante: l’avvocato difensore del 38enne ha comunicato al giudice di aver saputo da fonti ufficiose che il proprio assistito è nel frattempo deceduto.
Un’evenienza che dovrà essere appurata al più presto, per evitare di processare un uomo morto.

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