4 Agosto 2017

Caldo e malori, boom di telefonate al 118: a chiamare sono soprattutto gli anziani


“Pronto sono solo, ho 85 anni e non ho il condizionatore. Con questo caldo mi sento male, mi gira la testa e non so cosa fare”. E’ una delle tante telefonate che in questi giorni sono arrivate alle Centrali Operative 118 Firenze-Prato e Pistoia-Empoli. Dall’altro capo del filo rispondono gli infermieri, se necessario il medico; nella gran parte dei casi serve un consiglio e bastano pochi minuti per risolvere un problema e garantire anche una corretta presa in carico per la risoluzione di quei casi che potrebbero aggravarsi.
Nei primi tre giorni di agosto complessivamente le telefonate arrivate alle due Centrali sono state 457; nel mese di giugno 4.542 e a luglio 4.292. Le chiamate si sono sempre concluse con la consulenza telefonica e non è stata quindi necessaria la missione di soccorso.
Il dottor Claudio Becorpi, medico della Centrale Operativa 118 Firenze-Prato, riferisce che chiamano soprattutto gli anziani, le persone sole in genere che non sanno gestire piccoli malori, come l’eccessiva sudorazione, vertigini, gonfiori diffusi, sonnolenza, crampi. “Molte di queste sensazioni possono per esempio essere causate da un inizio di disidratazione –spiega il medico- soprattutto negli anziani che avvertono poco la sensazione della sete”.
Alcuni hanno chiesto anche suggerimenti e pareri su come rifrescare al meglio gli ambienti domestici, nel caso di anziani allettati o con gravi patologie croniche.
Per il direttore dell’area aziendale delle Centrali Operative 118 dottor Piero Paolini il lavoro svolto dagli infermieri e dai medici delle Centrali in questi giorni di caldo intenso è un fondamentale “filtro” che si aggiunge all’ordinaria attività di gestione di emergenza-urgenza ed evita a molte persone il disagio di ricorrere al pronto soccorso.

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