3 Agosto 2017

Cibi putrefatti, vermi e topi: scatta il sequestro per un paninaro del Macrolotto Uno FOTO E VIDEO


Alimenti in putrefazione nei congelatori, vermi e topi: è questo lo scenario che hanno trovato ieri gli agenti della Polizia municipale che hanno sequestrato la casa di abitazione, il magazzino e il furgone di uno dei paninari che normalmente staziona nel Macrolotto 1. Il furgone gli era già stato sequestrato almeno cinque volte in passato e restituito, come prevede la norma, dopo la regolarizzazione dei comportamenti sanzionati.
Lui, imprenditore di nazionalità cinese di 30 anni, circondato da collaboratori altrettanto giovani di cui 2 in stato di clandestinità, è stato individuato all’interno di un immobile in cui non ha la residenza e neppure la sede della ditta, che per il momento detiene in altra parte della città. Il commerciante ha un titolo per l’esercizio dell’attività di vendita e somministrazione di alimenti in forma ambulante presentato al Comune esattamente come prevede la norma sulla liberalizzazione delle attività.
Gli immobili nella disponibilità dell’ambulante si sono presentati agli agenti di Piazza Macelli in condizioni igienico-sanitarie gravissime, al punto da far scattare il sequestro preventivo penale per ragioni sanitarie.
Un congelatore, pieno per metà di alimenti in putrefazione, brulicava di vermi che cadevano a grappoli dal coperchio sollevato; il pavimento degli immobili era cosparso di escrementi di topo e di topi morti. Durante tutto il sopralluogo i ratti scorrazzavano davanti agli agenti per niente impauriti dalle persone presenti.
Tutti gli alimenti, compresi dei granchi alcuni dei quali ancora vivi, sono risultati conservati in pessime condizioni igieniche: non adeguatamente confezionati, privi di etichettatura e di data di confezionamento e scadenza.
Gli stessi contenitori versavano in condizioni fatiscenti; un congelatore da cui uscivano miasmi insopportabili presentava sul fondo uno strato putrido in sobbollimento. I frigoriferi ed i congelatori erano sporchi e rugginosi. La verdura veniva conservata nel cassone del furgone in condizioni assolutamente antigieniche, mescolata a bombole di GPL, cavi, generatori di corrente ed altro materiale sporco.
La casa in cui l’ambulante dimorava insieme ad almeno altre cinque persone, di cui due accertate in stato di clandestinità, è risultata in pessimo stato di manutenzione e conservazione, completamente tramezzata al fine di ricavare tanti dormitori tutti sottodimensionati e con aria e luce naturale assente o insufficiente. Sono state rinvenute almeno una quindicina di bombole di GPL stoccate e sacchi di carbone di legna, normalmente utilizzati per i bracieri, e diversi gazebo smontati che usualmente i paninari adoperano per allestire gli spazi per la consumazione.
L’odore emanato dai cibi mal conservati si avvertiva in maniera talmente pungente all’interno degli immobili che lo stesso proprietario non riusciva a sostenerlo ed è dovuto uscire più volte in preda a conati di vomito.
Anche in considerazione del fatto che gli alimenti in questione sono destinati alla vendita ed al consumo dei clienti, viste le condizioni igieniche sanitarie di conservazione, lo stato dei locali e gli abusi edilizi eseguiti, la Polizia Municipale ha sottoposto tutto a sequestro preventivo penale deferendo il paninaro all’Autorità Giudiziaria per diverse violazioni penali tra cui anche il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

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Luca
Luca
6 anni fa

Semplice, le persone sporche e sudice (e criminali) come questi tali, devono essere espulse dal paese e che non tornino mai più.
Buona vita

Monica
Monica
6 anni fa

giusto! che schifo, poi ci si ammala senza sapere perchè….
ma dove lavorava questo tizio? di certo non cucinava i granchi per la strada…quali negozi o ristoranti riforniva? sarebbe giusto informare davvero la gente, invece di schifarla e basta..