“Il ritrovamento di topi morti, vermi e alimenti in putrefazione nel magazzino di uno dei ben noti paninari cinesi abusivi del Macrolotto 1, porta, ancora una volta, all’attenzione dell’opinione pubblica la presenza abusiva di questi paninari nella citata area. Una presenza capillare di questi venditori che, tra l’altro, occupano in maniera irregolare tutta una vasta zona che trasformano anche, sempre in maniera abusiva, in ristoranti a cielo aperto. Sono mesi che evidenzio questa vergognosa occupazione di quel territorio con condizioni igienico-sanitarie pessime postando sui social videi di quei ristoranti irregolari e , ovviamente, abusivi”.
E’ lo sfogo del capogruppo di Prato libera e sicura Aldo Milone, a seguito dell’intervento della municipale nei confronti proprio di un paninaro cinese.
“Però il nostro amato sindaco, detentore della delega alla Polizia Municipale e alla sicurezza, continua a far finta di nulla o, meglio, a fare orecchie da mercante. Evidentemente ha paura di disturbare la comunità cinese anche alla luce di quella brochure, finanziata dal Comune, che ha in prima pagina un logo raffigurante il dragone che avvolge una ciminiera e che dovrà rappresentare Prato all’estero. In questa brochure gli ideatori hanno dimenticato di mettere anche foto di questi paninari e della conservazione degli alimenti. Ritornando alla presenza di questi venditori, è giunto il momento di fare controlli e sequestri dei loro furgoni ogni sera e la presenza quasi quotidiana di una pattuglia della Municipale. Spero che Biffoni qualche volta prenda in considerazione i consigli di chi qualcosina in più di lui forse conosce meglio questo problema” conclude Milone.
Ha la medesima paura che hai avuto tu dal momento che anche tu quando ne avevi avuto le possibilità’ non hai fatto nulla di piu’ di lui.
Ariborda con il dragone, l’incubo estivo di Milone.
questione all’italiana. L’uno non agisce per risolvere il problemino, l’atro lo critica sapendo di aver fatto lo stesso a suo tempo. E intanto tutti e due campano con la politica facendo finta di litigare.