4 Agosto 2017

Sere di luglio, Confartigianato replica alle associazioni dei commercianti: ”Ci interessa il confronto e non le dimostrazioni di supremazia”


Non finisce la querelle tra Confartigianato e le associazioni dei commercianti Confcommercio e Confesercenti. Il tema del contendere è la nuova formula delle sere di luglio. Per l’associazione di viale Montagrappa il nuovo format è stato un flop. Dal canto loro Confcommercio e Confesercenti non hanno gradito e hanno usato toni forti per replicare a Confartigianato, che a sua volta controbatte. E lo fa con un comunicato stampa: “Non ci interessano le dimostrazioni di supremazia. Confrontiamoci sui risultati per il bene delle imprese che rappresentiamo” afferma l’associazione degli artigiani. Di seguito il testo integrale.

Appare chiaro che la veemenza scomposta dell’intervento di Confesercenti e Confcommercio rispetto alle nostre posizioni sulle aperture di luglio sia indotta in realtà dalla necessità di rivendicare muscolarmente una sorta di presunto primato sulle questioni del commercio e del centro storico. Un tema che francamente non ci appassiona e che certo non interessa a imprenditori e cittadini. Confartigianato Imprese Prato è un’associazione di rappresentanza delle imprese ed è abituata in primo luogo ad ascoltare quello che le imprese hanno da dire e quindi farsi portavoce dei loro interessi. Non pretendiamo che le nostre osservazioni rappresentino la verità assoluta, della quale non siamo depositari (così come nemmeno Confesercenti e Confcommercio), ma pretendiamo rispetto come associazione e soprattutto nei riguardi delle nostre imprese associate: il sarcasmo grossolano e arrogante non serve a nessuno, tanto meno a marcare il territorio. Di sicuro non temiamo il confronto con le imprese e siamo disponibili al dialogo con chiunque sia costruttivo e porti idee per lo sviluppo. In tal senso siamo sempre disponibili a confrontarci in un incontro aperto anche alle imprese associate a Confcommercio e Confesercenti e ai loro rappresentanti.
Quello che ci preme, e che ci ha indotti a prendere posizione, sono gli interessi concreti e delle imprese che noi rappresentiamo. Quello di My Prato Weeks era, come sottolineato, un importante esperimento che anche Confartigianato ha sostenuto. E come accade alla fine di ogni esperimento, è poi doveroso analizzarne i risultati per trarne indicazioni utili per il futuro. Per farlo abbiamo ritenuto fondamentale, a manifestazione finita e in linea con la nostra mission, confrontarci con i diretti interessati: le imprese associate che sono state aperte nelle serate di luglio. Da queste testimonianze e non da posizioni preconcette abbiamo tirato un bilancio delle iniziative di luglio, non certo con l’intento di demolire alcunché ma nell’ottica di un confronto utile a mirare e raggiungere sempre meglio gli obiettivi comuni.
Le nostre osservazioni e le nostre proposte vogliono rappresentare un contributo al confronto schietto e speriamo sereno, con quelle delle altre associazioni e delle loro imprese, da cui far scaturire indicazioni preziose per il futuro. Questo in una società matura è il ruolo che spetta alle associazioni e dobbiamo considerare un privilegio, oltre che un dovere, rappresentare e sostenere le nostre imprese.
Per quanto riguarda poi la proposta di orario pomeridiano 18-22, ribadiamo che tale indicazione, emersa dal confronto coi nostri associati, si riferisce al mese di luglio e non ad altri periodi. Non ci risulta che tale suggerimento fosse già stato avanzato da altre associazioni ma se così fosse ne sposiamo e sosteniamo certamente l’idea. Non sono certo le questioni di primogenitura a fermare quello che è e rimane il nostro unico interesse: lo sviluppo delle nostre imprese.

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