2 Agosto 2017

Tramonta l’ipotesi sintetico al Lungobisenzio: il Comune metterà comunque in sicurezza l’impianto, destinando anche fondi alle piscine


Niente più sintetico al Lungobisenzio. Almeno per ora. L’Ac Prato avrebbe comunicato al Comune l’intenzione di non cambiare più il manto del terreno di gioco. Solo due mesi fa era stato presentato il progetto del nuovo Lungobisenzio che, tra le altre cose, prevedeva appunto il sintetico sul campo principale, grazie all’intesa tra amministrazione e società di calcio. Complici forse anche le vicissitudini giudiziarie che hanno coinvolto l’ex presidente Paolo Toccafondi, il Prato – che non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito – avrebbe fatto marcia indietro, rinunciando al momento all’ipotesi. Sarà però l’unico tassello del progetto a non andare in porto, perché il resto dei lavori previsti, a carico del Comune, saranno comunque eseguiti.
Lavori che erano già partiti, hanno ricevuto lo stop dalla Procura per problemi formali, prima che la magistratura dissequestrasse l’impianto e lo riconsegnasse al comune per poter eseguire le opere.
Nello specifico sarà abbattuta la tribuna coperta lato ferrovia, la tribuna ospiti sarà spostata sul lato del circolo Etruria e il campo avanzerà di 15 metri verso la tribuna centrale. La messa in sicurezza dell’impianto prevederà anche ingressi separati per i tifosi del Prato, che accederanno dal lato di piazza della stazione e gli ospiti, che entreranno dal lato del circolo Etruria. Per quanto riguarda il terreno di gioco, probabilmente sarà rizollato o riseminato.
La quota che l’amministrazione aveva previsto di versare per la realizzazione del sintetico, che sarebbe stato finanziato da Comune e Ac Prato, sarà destinata alla manutenzione delle piscine comunali. Si parla di una somma tra i 200 e i 250mila euro.
I lavori dovrebbero concludersi a campionato già iniziato e il Prato dovrà quindi con ogni probabilità trovare un altro campo per le prime partite casalinghe.

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francesco
francesco
6 anni fa

Da questa marcia indietro della società, si capisce che qualcosa non torna! Recentemente si presentano progetti e poi oggi si abbandonano. Non vorrei che l’indagine della procura e poi quella successiva della giustizia sportiva non vorrei portassero (come si vocifera) alla retrocessione e/o alla radiazione dal calcio giocato. Gli sportivi pratesi e l’intera città non si meritano tutto questo.

Gertrude
Gertrude
6 anni fa

Veramente caro Francesco gli sportivi pratesi non si meritano ciò che si verifica da 40 anni con la gestione della famiglia Toccafondi. Il calcio a Prato è morto nel 1979.

Tinto Pezza
Tinto Pezza
6 anni fa

invece si spera proprio che questo scempio calcistico finisca del tutto con una bella radiazione