14 Agosto 2017

Un coleottero minaccia i fichi secchi di Carmignano


Allarme coleottero sulle piante di fico. Dal 2015 l’Associazione Produttori Fichi Secchi di Carmignano ha avvistato un coleottero su alcune piante di fico nella zona di Carmignano. Si tratta del Coleottero Curculionidae, che non è considerato un parassita da “quarantena” e pertanto non sono in vigore decreti di lotta obbligatoria.
E’ proprio dall’avvistamento del 2015 che si sono registrate varie segnalazioni di danni, talvolta anche ingenti, su tutto il territorio toscano, in particolare nelle zone di Carmignano e nella Garfagnana a causa di numerosi attacchi del coleottero su piante giovani e in piena produzione, che hanno poi portato a diffuse morie di piante, creando problemi di raccolto agli agricoltori e produttori di fichi secchi.
Per questo motivo, l’Associazione Produttori Fichi Secchi di Carmignano ha indetto la petizione “Salviamo il fico!” (partita in occasione della manifestazione Calici di Stelle 2017), per raccogliere firme a favore della salvaguardia delle piante di fico e chiedere alla Regione e al Ministero l’accesso a fondi per lo studio del coleottero e la ricerca di metodi utili alla salvaguardia delle piante di fico al fine di evitarne l’estinzione.

Il fico secco di Carmignano è un Presidio Slow Food nato per aiutare i pochi produttori rimasti riuniti nell’Associazione Fico secco di Carmignano, incentivando il reimpianto dei fichi e favorendo il ritorno dei giovani a un’attività che da tempo immemorabile si tramanda di generazione in generazione.
La raccolta del fico avviene dalla metà di agosto fino alla fine di settembre. Il fico secco di Carmignano, secondo il disciplinare di produzione, non può essere messo in commercio prima del 29 settembre, San Michele, patrono di Carmignano.

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