Solo uno dei due carabinieri accusati di violenza sessuale da due studentesse americane ha risposto agli inquirenti della procura militare che sabato scorso li hanno convocati per interrogarli: mentre il carabiniere più giovane dei due si è avvalso della facoltà di non rispondere, l’altro militare, residente a Prato, ha risposto alle domande del sostituto procuratore Antonella Masala. Sul contenuto dell’interrogatorio, svoltosi a Firenze, non sono tuttavia emersi particolari. La procura militare di Roma, che ipotizza a carico dei due carabinieri i reati di violata consegna e peculato militare, ha già ascoltato alcuni testimoni: ne sentirà altri così come (forse in videoconferenza) le due ragazze americane. I tempi di chiusura dell’inchiesta, spiega all’ANSA il procuratore militare Marco De Paolis, dovrebbero essere brevi: il quadro è già piuttosto delineato.