22 Settembre 2017

Lancia l’estintore contro un infermiere del pronto soccorso. Il sindacato Nursind: “Un posto di polizia 24 ore su 24 prima che accada l’irreparabile”


Ennesimo episodio di violenza da parte di un paziente al pronto soccorso, che alle sei del mattino ha afferrato un estintore e l’ha scagliato contro un infermiere dopo averlo malmenato. L’uomo per fortuna è riuscito a scansarsi e l’estintore ha colpito una vetrata della sala di attesa al pronto soccorso, infrangendolo. L’infermiere vittima dell’aggressione ha avuto poi bisogno di 5 giorni di prognosi. Sul posto sono intervenute le guardie giurate in servizio presso l’ospedale, che hanno bloccato a fatica l’esagitato in attesa dell’arrivo della polizia. Una guardia ha riportato leggere ferite. Il protagonista dell’episodio è il 55enne italiano che nell’ultima settimana si è reso responsabile di altre aggressioni al personale sanitario, dopo che venerdi sera aveva sparato con una scacciacani nel palazzo dove abita in centro.

Dopo l’ennesimo episodio di violenza avvenuto stamani il Nursind, sindacato degli infermieri, denuncia una situazione ormai insostenibile e rischiosa per tutto il personale che lavora al pronto soccorso dell’ospedale Santo Stefano di Prato.
“La situazione rischia di diventare esplosiva e il personale in servizio al pronto soccorso è stanco ed esausto di lavorare in condizioni di alto rischio – afferma il segretario del Nursind Roberto Cesario -. E’ assurdo ed impensabile che in un ospedale di una città pericolosa come Prato, non ci sia un posto di polizia aperto 24 ore su 24”.

Dal febbraio 2016, al Santo Stefano è presente il posto di polizia, aperto però soltanto dalle 8 alle 20. “Ma i maggiori pericoli sono sempre la notte – segnala Cesario – e oramai quasi a cadenza quotidiana, tra tossicodipendenti, ubriachi o squilibrati”.
Unico deterrente sono le guardie giurate, presenti 24 ore su 24. “Svolgono sempre un lavoro preciso e accurato, rischiando in primis la loro vita, ma in casi come quello accaduto la scorsa notte, non possono fare altro che chiamare il 113 o 112 e peraltro i tempi di intervento delle forze dell’ordine rispetto al vecchio ospedale si sono allungati” afferma Cesario, che aggiunge: “Il personale in servizio al Pronto Soccorso lavora tutti i giorni e tutte le notti senza ritmi di tregua, per l’alto flusso di prestazioni da dover svolgere, ma ha il diritto di essere tutelato. Il NurSind ha più volte fatto presente a questa amministrazione, alla Prefettura, alla Questura, e al Sindaco il problema sicurezza, ma senza alcuna risposta dall’altra parte: si intervenga prima che accada l’irreparabile. La sicurezza dei posti di lavoro è un diritto sul quale non si può transigere e per questo Nursind chiede che venga aperto un Posto di Polizia H24”.

 

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pisolo
pisolo
6 anni fa

Caro Fabio Baldi, che ha istituito il Centro dei diritti del Malato, alla luce della cronaca locale e nazionale la tua sensibiita’ non ti suggerisce che i soggetti da tutelare oggigiorno non siano solo i malati, ma anche gli operatori sanitari sempre piu’ a contatto con una utenza arrogante e pseudoinformata? Alla luce di cio’ non pensi sia giusto creare un centro dei diritti dell’operatore sanitario ? Rifletta caro Baldi, rifletta e vada a vedere cosa succede in Pronto Soccorso e forse si rendera’ conto che non sempre gli utenti della sanita’ pubblica sono angioletti da tutelare dalle vessazioni dei cattivi, ma sono degli arroganti che ritengono di essere piu’ informati delle persone a cui si rivolgano e che pretendono che tutto sia a loro dovuto gratis et amore dei.