28 Settembre 2017

L’esorcista padre Bertolini: «Il furto di ostie consacrate per le messe nere è più diffuso di quanto si pensi» VIDEO


Dietro al furto di ostie consacrate nella chiesa di Carmignanello ci sono i satanisti. Lo ha detto subito, a caldo, il parroco don Waldemaro Kowalczuk e ora lo afferma anche padre Stefano Bertolini, esorcista della diocesi. «È evidente che lo scopo di questo atto sacrilego sia l’appropriazione dell’eucarestia consacrata – dice padre Bertolini -, perché non è stato portato via altro, calici, pissidi sono state lasciate sul posto. Qui non abbiamo a che fare con semplici ladri o vandali entrati a far danni». Un altro indizio che porta sulla pista delle «messe nere» è la data in cui è avvenuto questo furto, il 18 settembre. Due giorni dopo, il 20, anche in due chiese di Arezzo, una in centro e nella cappella dell’ospedale, qualcuno ha portato via le particole dal tabernacolo. «Tra il 21 e il 22 settembre c’è l’equinozio di autunno – spiega l’esorcista – una delle date considerate propizie per riti magici e satanici. Non mi stupisce che nei giorni precedenti siano avvenuti furti in altre chiese».

Padre Bertolini ricorda altri appuntamenti «a rischio» in cui solitamente avvengono le messe nere: «Oltre che negli equinozi, di autunno e primavera, anche per i solstizi, la notte di San Giovanni ma soprattutto la notte tra il 31 ottobre e il primo novembre, ovvero Halloween. Festa che qualcuno chiama il capodanno di Satana perché è l’inizio dell’anno magico». Secondo padre Stefano, Prato non è «città satanista» e aggiunge «a Pistoia il fenomeno è maggiore, lì ci sono gruppi strutturati, ma probabilmente chi fa riti satanici c’è anche qui da noi».

 

 

La sera di giovedì 21 settembre il Vescovo ha presieduto una messa di riparazione nella chiesa di Carmignanello. Con lui hanno concelebrato il vicario Mannucci e altri sacerdoti, tra questi molti parroci delle parrocchie valbisentine. A loro si è rivolto mons. Agostinelli: «Dobbiamo vigilare affinché non si ripetano fatti oltraggiosi come quello avvenuto in questa chiesa». Il rischio però non riguarda solo le chiese aperte di giorno o le incursioni notturne, come avvenuto a Carmignanello. Padre Bertolini avverte i confratelli che spesso chi intende rubare le particole consacrate lo fa ricevendole dallo stesso sacerdote durante la messa al momento della comunione. «Quando ero parroco assieme a padre Giampaolo alla Sacra Famiglia – racconta – per ben cinque volte ci è capitato che qualcuno si infilasse l’eucarestia in tasca invece che in bocca dopo averla ricevuta in mano. Non ce ne siamo accorti noi sacerdoti, ce lo hanno detto dei nostri collaboratori. Una volta è capitato addirittura che due giovani in fondo chiesa si allontanassero dopo l’annuncio che avrei dato la comunione esclusivamente in bocca». Il consiglio di padre Stefano è quello di verificare che il fedele consumi la particola davanti al sacerdote o al ministro straordinario. «Se qualcuno dovesse riceverla in mano, girarsi e poi allontanarsi è sicuramente un atteggiamento sospetto. Peraltro – conclude il sacerdote – chi fa questo non è detto sia un satanista, può essere qualcuno che ruba le particole e le rivende su commissione. So che le ostie consacrate per le messe nere possono valere anche 50 o addirittura 100 euro l’una».

G.C.

 

L’intervista a padre Stefano Bertolini

 

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