18 Ottobre 2017

Attesi a Prato i Cavalieri del Santo Sepolcro provenienti da tutta la Toscana


Si tiene a Prato la solenne celebrazione liturgica di Nostra Signora Regina della Palestina, patrona dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Sabato 21 ottobre alle 10,30 in cattedrale sono attesi dame e cavalieri da tutta la Luogotenenza Toscana, ovvero da tutte le sezioni presenti nelle varie province della regione. La messa sarà presieduta dal vescovo Franco Agostinelli, priore della sezione pratese e concelebrata da mons. Carlo Ciattini, vescovo di Massa Marittima-Piombino priore della Luogotenenza Toscana. Per l’occasione ci sarà l’esposizione straordinaria della Sacra Cintola mariana all’interno del duomo. Poi dopo il pranzo in Seminario, gli ospiti andranno a visitare la mostra «Legati da una Cintola» a Palazzo Pretorio.

La ricorrenza, che solitamente si tiene a fine ottobre, viene celebrata a turno nella varie diocesi della Toscana. Questa volta sarà a Prato, città del preside della sezione Toscana Alessandro Gori. Il delegato pratese è Alberto Toccafondi e l’assistente spirituale è don Renzo Francalanci rettore del santuario di Santa Maria del Giglio.

Nostra Signora Regina della Palestina è la titolare del santuario mariano di Deir Rafat, a 35 chilometri da Gerusalemme, ed è considerata la patrona della popolazione cattolica della Terra Santa. A Prato i Cavalieri dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro esistono dagli anni Sessanta. Allora il gruppo era formato da un gruppo di fiorentini. Le varie sezioni non seguono il territorio diocesano ma quello provinciale, così quando nacque la provincia di Prato nel 1992 venne fondato anche un gruppo completamente autonomo da Firenze. Oggi i cavalieri pratesi sono quasi quaranta , quattro le dame e sei sacerdoti. Durante l’anno si ritrovano per vivere assieme momenti di formazione spirituale a livello locale e regionale. Partecipano sempre in uniforme alle celebrazioni solenni della Diocesi. Sono riconoscibili per il mantello bianco con sopra la croce di Gerusalemme e il tocco nero in testa. Tra i loro obiettivi c’è anche quello di sostenere, anche economicamente, la Terra Santa. Promuovono delle raccolte nella parrocchie pratesi a questo scopo e si autotassano. Ogni anno consegnano al Gran Magistero, presso la sede centrale a Roma, diverse migliaia di euro a favore del Patriarcato latino di Gerusalemme.

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