17 Ottobre 2017

Autovelox Declassata, il Tribunale dà ragione ad una automobilista. Il Comune: “A rischio la sicurezza stradale”


Il viale Leonardo da Vinci non è una strada urbana a scorrimento veloce, ma una semplice strada urbana. Questo è quanto concludono due sentenze del Tribunale sezione Civile (sentenze 820 e 821 2017) che hanno dato ragione a una cittadina che aveva presentato ricorso contro una sanzione per eccesso di velocità riscontrata con l’autovelox fisso posto lungo la declassata. Una sentenza opposta ad altre date in passato su fatti analoghi. A far cambiare l’interpretazione delle norme sono stati due pronunciamenti della Cassazione n. 20071/2016 e n. 20070/2016 del 6 ottobre 2016.

La signora percorreva la declassata a 82 km/h, superando il limite di velocità di 12 km/h e per questo le è stata notificata una multa di circa 180 euro. La cittadina ha presentato ricorso contestando la presenza di autovelox senza pattuglia della Polizia municipale come previsto sulle strade urbane. Il Comune di Prato ha invece classificato viale Leonardo da Vinci come una strada urbana a scorrimento veloce, dove infatti è vietato l’accesso a biciclette e pedoni e dove il limite di velocità è di 70 km/h e non di 50 km/h come in genere sulle strade urbane.

“Le sentenze non si commentano ma si rispettano e prendiamo atto del pronunciamenti del giudice – commenta l’assessore alla Mobilità Filippo Alessi -. È evidente che adesso le amministrazioni, non solo a Prato, non hanno più strumenti sufficienti per garantire la sicurezza stradale. Se in una strada come la Declassata, dove avviene il maggior numero di incidenti stradali anno dopo anno, non possono autovelox, sarà molto difficile posizionarli altrove così come per i dossi rallentatori. Evidentemente non possono essere presenti pattuglie fisse della Municipale 24 ore su 24. Dunque,la sicurezza sta tutta nella coscienza e degli automobilisti. Siamo estremamente preoccupati per quello che potrà succedere senza deterrenti che comunque davano buoni risultati scoraggiando gli automobilisti a viaggiare a velocità sostenuta”.

In viale Leonardo da Vinci nel 2016 si sono registrati ben 94 incidenti stradali. “Le conseguenze della sentenza sono ancora da valutare nella loro complessità – sottolinea Alessi -. Dovremmo capire se e come cambia il limite di velocità, l’accesso a pedoni e biciclette. Fondamentale è però la coscienza di ciascun cittadino e l’attenzione alla guida. Faremo già da quest’anno lezioni di educazione stradale nelle scuole con gli agenti della Municipale, ma agli adulti chiediamo la massima correttezza”.

 

Cosa succederà adesso
Gli unici autovelox che continueranno a funzionare come oggi e non sono interessati dalla sentenza sono quelli di via Roma (al confine con il comune di Poggio a Caiano) e di via Bologna (poco prima della Madonna della Tosse). Quest’ultimo sarà presto sostituito con un nuovo apparecchio che rileverà le velocità in entrambe le direzioni e non più soltanto verso Prato venendo da Vaiano.
I velox sulla Declassata (viale Leonardo da Vinci) interessati dalla sentenza continueranno a funzionare fino a che la Prefettura non revocherà l’autorizzazione all’esercizio in assenza di pattuglie, un provvedimento atteso già dalle prossime settimane. Successivamente, gli apparecchi continueranno a rilevare la velocità degli automobilisti, ma le multe saranno possibili solo in presenza di una pattuglia in prossimità dei velox. I vigili urbani, secondo quanto previsto dal Codice della strada, potranno tuttavia inviare le sanzioni per posta, perchè la contestazione immediata sulla declassata costituisce un pericolo.
Da verificare la situazione degli autovelox sulla tangenziale, ma è probabile che la sentenza possa applicarsi anche a quelli.
Per il Comune, il “depotenziamento” di quasi tutti i velox cittadini significa una perdita di risorse, che in parte venivano impiegate in lavori e progetti utili alla sicurezza stradale. In totale nel 2016 la polizia municipale ha fatto 31.351 sanzioni per eccesso di velocità, il 90 per cento delle quali tramite autovelox in declassata e tangenziale, per un importo di diversi milioni di euro. Solo per il 2017, considerando le multe che verranno a mancare da qui alla fine dell’anno e quelle che saranno contestate in virtù della sentenza della Cassazione, il Comune stima minori entrate per 1 milione di euro.

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